La Borsa svizzera rimane orientata al ribasso
La borsa svizzera rimane orientata al ribasso: alle 15.00 l'indice dei valori guida SMI segnava 5285,84 punti (-0,73% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dell'1,01% a 4821,52 punti.
Dopo tre sedute di recupero - seguite a una fase di forte arretramento - una pausa di natura tecnica era attesa dagli specialisti, che constatano anche volumi di contrattazione assai inferiori a quelli degli scorsi giorni.
Le incertezze di sempre però permangono, in particolare per quanto riguarda i debiti statali e la tenuta della congiuntura. A questo proposito tutte le piazze europee stanno al momento soffrendo per i dati sull'andamento del prodotto interno lordo dei paesi dell'Eurozona nel secondo trimestre: a preoccupare è soprattutto la stagnazione (+0,1%) della Germania.
Questo ha messo sotto pressione di nuovo l'euro, che ha interrotto la sua fase di recupero nei confronti del franco, dopo il crollo delle scorse settimane: la valuta UE è ridiscesa sotto 1,12 franchi.
Sul fronte interno negativi sono in bancari UBS (-2,62%), Credit Suisse (-1,60%) e Julius Bär (-1,82%), come pure gli assicurativi Swiss Re (-1,82%) e soprattutto Zurich (-3,32%), piegata dai realizzi di guadagno dopo diversi giorni di rialzi.
In netto calo rimangono anche i valori orientati all'esportazione quali ABB (-2,86%), che ieri sera ha annunciato nuove commesse in Asia per 200 milioni di dollari, Swatch (-3,34%) e Richemont (-3,02%). Vendite sono segnalate pure su Transocean (-2,58%), ieri sugli scudi.
Sostengono per contro il listino Nestlé (+0,69%) e Roche (+0,54%), più toniche del terzo difensivo di peso, Novartis (-0,32%).
Nel mercato allargato una lunga serie di aziende ha informato sui sui risultati semestrali: vanno citate perlomeno Schindler (-3,43%), Geberit (-4,48%), Forbo (-3,53), Straumann, (+0,18%), Orascom (-10,71%) e Newave (-1,43%). In forte rosso Meyer Burger (-5,32%), che sconta la perdita sorprendentemente elevata presentata oggi dalla filiale tedesca Roth&Rau.