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La Timoshenko rischia fino a 20 anni

(Keystone-ATS) Già condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere, la ex premier ucraina, Iulia Timoshenko, ne rischia altri 20 per un’inchiesta, precedentemente archiviata, che la Procura generale di Kiev ha deciso di riaprire e che vede la leader dell’opposizione indagata per malversazione ed evasione fiscale per un totale di più di 4 milioni di euro.

L’indagine, avviata nel 2001 e archiviata nel 2005, secondo l’addetto stampa della Procura generale di Kiev, Iuri Boichenko, è stata riaperta perché sarebbero emersi nuovi elementi a carico dell’eroina della Rivoluzione arancione. I reati sarebbero stati commessi nell’ambito dell’attività della Sistemi energetici uniti d’Ucraina, società di cui Timoshenko è stata presidente negli anni ’90.

Il 20 ottobre – scrive la Procura in una nota – l’ufficio del procuratore generale ha annullato la decisione di chiudere un’inchiesta contro Iulia Timoshenko per l’appropriazione indebita di 25 milioni di grivnie (circa 2,26 milioni di euro) e il mancato pagamento di tasse per più di 20 milioni di grivnie (circa 1,8 milioni di euro). Sulla testa della ex lady di ferro pendono inoltre altre tre inchieste, tutte avviate dopo che, nel 2010, il suo acerrimo rivale, Viktor Ianukovich, è stato eletto presidente.

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