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Lafarge e Siria, fermati e interrogati in Francia 3 alti dirigenti

L'ex presidente della direzione di Lafarge Bruno Lafont. KEYSTONE/PATRICK B. KRAEMER sda-ats

(Keystone-ATS) Tre alti dirigenti di Lafarge – l’azienda francese che si è fusa con la svizzera Holcim, dando via all’attuale LafargeHolcim – sono stati fermati e interrogati oggi in Francia nell’ambito delle indagini sulle attività dell’impresa in Siria.

Lo riferiscono fonti giudiziarie citate dall’agenzia di stampa Afp. I tre manager sottoposti al provvedimento di “garde à vue” – privazione della libertà che in linea di principio dura 24 ore – sono l’ex presidente della direzione Bruno Lafont, l’ex vicedirettore operativo Christian Herrault e l’ex responsabile del personale Eric Olsen.

Un provvedimento simile aveva colpito venerdì altre tre persone, due quadri e un responsabile della sicurezza. Contattato dall’agenzia Reuters un portavoce di LafargeHolcim – numero uno mondiale del cemento – ha detto di non voler commentare l’inchiesta in corso, limitandosi a riferire che il gruppo coopera pienamente con la giustizia francese.

Lafarge è sospettata di aver pagato gli estremisti del sedicente Stato islamico (Isis) in Siria, nel 2013 e 2014, per far sì che il suo stabilimento di Jalabiya, nel nord del paese, potesse continuare a funzionare. L’azienda si è unita a Holcim nel 2015 e fino al luglio 2017 Olsen è stato CEO di LafargeHolcim, prima di rassegnare le dimissioni proprio in relazione alla vicenda siriana.

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