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Lagarde a G20, ecco come si evitano timori sulla globalizzazione

Agire! Agire! KEYSTONE/AP Pool/NG HAN GUAN sda-ats

(Keystone-ATS) Un’azione forte per scappare alla trappola della crescita bassa che sta alimentando i timori sulla globalizzazione, spingendo verso un clima politico negativo per le riforme e verso un crescente protezionismo. E’ l’appello che Christine Lagarde lancia al G20.

Lagarde chiede al G20 di agire e di agire subito perché le prospettive di crescita per l’economia mondiale sono deboli e i rischi al ribasso.

“Il pendolo della politica rischia di muoversi contro l’apertura economica e senza un’azione forte il mondo potrebbe sperimentare una crescita deludente per lungo tempo” afferma Lagarde, invitando a rilanciare gli scambi commerciali e a inviare messaggi positivi sulla globalizzazione, della quale in molti hanno beneficiato. “È facile accusare gli scambi commerciali di tutti i mali di un Paese: bloccare i liberi scambi commerciali si tradurrebbe nel fermare un motore che porta benefici nel mondo da decenni”.

La ripresa economica – è il messaggio del Fmi – sta perdendo slancio e va sostenuta, con tutti gli strumenti. Il Fmi non esclude una revisione al ribasso della crescita mondiale, attualmente al 3,1%, nelle prossime settimane quando annuncerà le sue nuove stime. A pesare è il rallentamento americano, con il Pil del secondo trimestre cresciuto solo dell’1,1%, meno delle attese. Il rallentamento dell’area euro e del Giappone “era atteso, anche se la crescita dell’area euro è risultata leggermente più lenta delle attese” afferma il Fmi nel documento preparato in vista del G20 di Hangzhou, in Cina.

In Giappone e nell’area euro la politica monetaria deve continuare a essere espansiva, a fronte di un’inflazione decisamente al di sotto dei target. L’Europa deve accelerare nella risoluzione dei crediti deteriorati, che rappresentano l’8% del Pil. “I titoli azionari delle banche restano sotto pressione, con tensioni particolari sulle banche italiane” mette in evidenza il Fmi, individuando proprio nel ritorno della volatilità finanziaria uno dei rischi al ribasso per l’economia.

Le parole di Lagarde fanno eco a quelle del segretario al Tesoro americano Jack Lew che, dichiarando la vittoria degli Stati Uniti nel dibattito del G20 contro crescita e austerità, chiede vengano usati tutti gli strumenti per la ripresa. A Hangzhou il presidente Barack Obama chiede di agire su crescita, ambiente e inclusività, ascoltando la gente comune, soprattutto quella tagliata fuori dalla ripresa. Obama mette in evidenza l’importanza di investire nei posti di lavoro e nel sostenere i redditi della classe media.

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