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Lago di Neuchâtel: balneazione nuovamente consentita

Neuchâtel: balneazione nuovamente consentita KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) La balneazione è nuovamente possibile nel lago di Neuchâtel: la presenza di cianobatteri è stata confermata, ma i risultati delle ultime analisi effettuate hanno dato valori negativi circa la presenza di tossine.

Il vento e la pioggia degli ultimi giorni hanno rimescolato le acque del lago. I cianobatteri visibili in superficie sono praticamente scomparsi, hanno comunicato oggi le autorità cantonali di Neuchâtel, Vaud e Friburgo.

Alla popolazione viene comunque richiesta prudenza, in particolare per i bambini piccoli e gli animali domestici. In caso di ondate di caldo nelle acque stagnanti i cianobatteri possono infatti ancora proliferare. I rischi per la salute umana sono limitati, ma i bambini devono evitare di bere l’acqua del lago e di mettere in bocca i ciottoli delle spiagge.

Venerdì scorso le autorità di Neuchâtel avevano vietato la balneazione nel tratto di lago tra la foce dell’Areuse e Colombier, poco ad ovest del capoluogo, dopo la morte di sei cani che hanno nuotato in acque molto contaminate da cianobatteri. Era inoltre sconsigliato fare il bagno in tutte le altre spiagge.

I cianobatteri si sviluppano in acqua piuttosto stagnante, con colonie a forma di massa gelatinosa o di filamenti che galleggiano in superficie. La loro crescita è favorita dalle alte temperature. Anche una volta tolti dall’acqua possono rappresentare un pericolo. È l’ingestione che provoca intossicazione. Numerose specie di cianobatteri sono capaci di produrre tossine che agiscono a livello nervoso ed epatico, risultando esiziali anche per l’uomo quando nell’acqua vengono raggiunte concentrazioni molto alte.

La loro presenza è nota anche nei laghi di Zurigo, Greifen (ZH) e Baldegg (LU). Il fenomeno di solito non presenta più inconvenienti dopo il passaggio di temporali e piogge.

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