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LaMal: assicuratori malattia contro nuove regioni di premio

(Keystone-ATS) L’Associazione degli assicuratori malattia svizzeri Santésuisse si oppone alla nuova definizione delle regioni di premio proposta dal consigliere federale Alain Berset a partire dal primo gennaio 2018.

Nello stesso senso si esprime anche l’organizzazione omologa Curafutura.

Le proposte di riforma per via di ordinanza poste in consultazione dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) lo scorso 26 settembre fino a metà gennaio sono in parte “arbitrarie” e “non contribuiscono a un finanziamento della nostra assicurazione malattia più conforme ai costi”, sostiene in una nota Santésuisse chiedendone l’abbandono.

E aggiunge che le modifiche proposte “penalizzerebbero 3 milioni di persone in oltre 1200 comuni innanzitutto rurali. Questi assicurati dovrebbero pagare ogni anno 300 milioni di franchi di premi supplementari mentre gli agglomerati urbani beneficerebbero di un ribasso sulle spalle dei comuni che generano costi molto più bassi”.

Il DFI del consigliere federale Berset prevede che le nuove regioni di premio vengano definite a livello di distretti e non più di comuni. Quattro dei cantoni in cui oggi vi sono tre regioni – Berna, Lucerna, San Gallo e Grigioni – dovrebbero averne ormai solo due. La situazione rimarrebbe invariata per i cantoni che – come il Ticino – contano attualmente due regioni di premio. La consultazione è ancora aperta fino a metà gennaio.

Nel suo comunicato Santésuisse sostiene inoltre che “il contenuto innanzitutto politico di questa riforma impone che le condizioni quadro siano definite dal legislatore e non con una modifica di ordinanza del dipartimento competente”.

Contro la riforma si dice anche Curafutura, che riunisce gli assicuratori malattia CSS, Helsana, Sanitas e CPT ed è presieduta dal consigliere nazionale ticinese del PLR Ignazio Cassis. A suo avviso la modifica proposta, invece di rendere trasparenti le differenze regionali dei costi “porta ad un livellamento dei premi tra popolazione rurale e urbana”: la prima verrebbe a “sovvenzionare in modo ingiustificato e incrociato” la seconda.

Contro la modifica delle regioni di premio il consigliere agli Stati sciaffusano dell’UDC Hannes Germann ha presentato lo scorso dicembre una mozione firmata da 26 “senatori” borghesi. Essa esige che siano mantenute le regioni attuali e preconizza inoltre che spetti al Consiglio federale e non al DFI fissare l’ammontare massimo delle differenze di costi tra le regioni in questione.

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