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Land chiede a Berlino intervento contro turismo acquisti svizzero

(Keystone-ATS) Una diga contro l’invasione di turisti degli acquisti svizzeri, responsabili di un “considerevole impatto sull’infrastruttura”.

Il Land tedesco del Baden-Württemberg invita il governo federale a introdurre un limite di 50 euro sotto il quale non verrebbe più stilato l’attestato che permette poi di chiedere il rimborso dell’IVA in dogana.

La richiesta – riferisce il foglio regionale “Südkurier”, ripreso oggi dal “Blick” – è contenuta in una lettera inviata da Nils Schmid e Peter Friedrich, entrambi ministri del governo di coalizione rosso-verde, al ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble (CDU).

L’anno scorso le dogane tedesche hanno dovuto trattare circa 16 milioni di richieste di rimborso presentate da svizzeri che acquistano oltre confine. Il trend si è ulteriormente accentuato con l’abrogazione del cambio minimo euro/franco.

Il governo del Baden-Württemberg si è quindi rivolto a Schäuble lamentando un “peggioramento delle condizioni di vita e abitazione a causa del numero enormemente aumentato di acquirenti svizzeri”. L’arrivo di clienti in massa favorisce naturalmente l’economia locale. Ma nel contempo – scrivono Schmid, che è vice primo ministro, e Friedrich – ha un un impatto negativo sull’infrastruttura, provocando un forte aumento del traffico nelle città, colonne di automobili ai valichi doganali, penuria di posteggi nei centri commerciali e lunghe code alle casse nei negozi.

Secondo i due ministri l’importo minimo di 50 euro permetterebbe di porre una freno all’evoluzione in atto senza provocare effetti eccessivamente negativi per i commerci. L’esecutivo ha così cambiato idea rispetto al 2012, quando si era opposto a un passo di questo tipo.

Da parte sua il sindacato dei doganieri BDZ vorrebbe andare ancora più in là, puntando a un importo di 100 euro. L’organizzazione fa presente che in altri paesi la soglia è ancora più elevata: in Svizzera è ad esempio di 300.

L’idea della giunta del Baden-Württemberg sembra trovare un certo favore presso la popolazione: in un sondaggio non rappresentativo online condotto dal “Südkurier” l’85% dei circa 500 partecipanti approva una soglia minima perché “il turismo degli acquisti sta straripando”.

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