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Lantal Textiles licenzia 55 dipendenti, è impatto Covid su aerei

Momenti difficili per le maestranze. KEYSTONE/MARCEL BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Brutto rientro dall’estate per decine di lavoratori di Lantal Textiles, azienda con sede a Langenthal (BE) specializzata in tessili utilizzati nei settori del trasporto aereo, ferroviario e stradale: 55 di loro verranno licenziati, 5 dovranno ridurre tempo di lavoro.

“Mi fa molto male per ognuno di loro”, afferma Urs Rickenbacher, Ceo del gruppo fortemente orientato all’esportazione, citato in un comunicato odierno. “Ma la crisi del coronavirus ha colpito il nostro mercato principale, l’industria aeronautica, con una forza che ci ha rapidamente travolto”.

Nei singoli segmenti il giro d’affari è arrivato a scendere sino all’85%. Secondo l’impresa visto che la piena ripresa del settore aereo non è pensabile prima del 2023 non è possibile superare la crisi attuale unicamente ricorrendo allo strumento del lavoro ridotto.

Nel corso della procedura di consultazione è stato comunque possibile attenuare il taglio dell’organico, che inizialmente sarebbe potuto arrivare a 75 rotture di rapporti di lavoro. La dirigenza crede in una ripresa a medio termine e guarda al fabbisogno di manodopera del 2022, più che di quest’anno o del prossimo.

Per i dipendenti della ristrutturazione è previsto un piano sociale attualmente in corso di negoziazione. L’accento sarà posto sul riorientamento professionale. I vertici hanno anche espressamente ringraziato i partner sociali per il dialogo costruttivo in atto.

Il futuro viene visto comunque con occhi di speranza. “Siamo fermamente convinti che l’aviazione crescerà di nuovo sul medio periodo”, afferma Rickenbacher. L’azienda continuerà quindi a investire in prodotti innovativi e nuove soluzioni in questo settore, mantenendo così la sua leadership globale, aggiunge.

Fondata nel 1886, Lantal vanta un fatturato annuo di 105 milioni di franchi. La quota delle vendite all’estero è del 94%. Complessivamente il gruppo impiega quasi 700 persone in Svizzera, Stati Uniti, Francia, Portogallo, Repubblica ceca, Germania e Regno Unito.

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