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Leuthard a Pechino: possiamo contribuire a nuova via della seta

Doris Leuthad a Pechino con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres Keystone/AP/NG HAN GUAN sda-ats

(Keystone-ATS) Si è concluso oggi a Pechino il vertice della “Via della seta”, al quale ha presenziato Doris Leuthard.

La consigliera federale ha sottolineato la volontà della Svizzera di contribuire all’ambizioso progetto del presidente cinese Xi Jinping: collegamenti migliori fra i continenti tramite nuovi corridoi terrestri e marittimi.

Durante il summit, denominato in inglese “Belt and Road Initiative” (BRI), la presidente della Confederazione ha messo in luce le competenze svizzere in materia di costruzione di infrastrutture legate ai trasporti su strada e rotaia.

“Nel corso degli anni, il mio Paese ha sviluppato una rete stradale e ferroviaria robusta”, ha affermato la responsabile del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) davanti ai quasi trenta capi di Stato e governo riunitisi ieri e oggi nella megalopoli asiatica. Presente anche il segretario generale della Nazioni Unite Antonio Guterres.

Obbiettivo del vertice: il rafforzamento del commercio, in particolare tra Asia ed Europa. L’iniziativa può migliorare il benessere lungo gli itinerari stabiliti e lo sviluppo delle relazioni a livello culturale, turistico e nel campo della ricerca, si legge in una nota odierna del DATEC. Leuthard ha però evidenziato che il successo del progetto dipende dal rispetto delle norme riconosciute internazionalmente e dello Stato di diritto, nonché dalla garanzia di trasparenza delle transazioni finanziarie.

Xi punta a nuova via della seta

Xi ambisce nei prossimi anni, grazie a investimenti internazionali stimabili in centinaia di miliardi di franchi, a dar vita a una nuova via della seta. Era questo infatti il nome del reticolo lungo migliaia di chilometri attraverso il quale si snodavano in passato i commerci tra l’Impero cinese e quello romano. Già prima del vertice, la consigliera federale aveva assicurato al leader di Pechino il sostegno dell’economia elvetica in questo senso. La Svizzera si impegnerà inoltre in favore di elevati standard sociali e ambientali.

Leuthard ha indicato che la Confederazione “è stata obbligata a innovare a causa della propria topografia montagnosa”, avanzando l’esempio del tunnel di base del San Gottardo, inaugurato l’anno scorso e trait d’union fra il nord e il sud dell’Europa.

Secondo estratti del suo discorso del quale l’ats ha ricevuto una copia, ha poi sottolineato le abilità elvetiche nel campo delle telecomunicazioni e della rete elettrica. La ministra ha inoltre ricordato che la Svizzera ha una lunga esperienza di gestione di grandi progetti nel settore privato.

Leuthard vede Tsipras e Aung San Suu Kyi

Nei colloqui con Xi sono stati esaminati anche temi quali l’apertura dei mercati, l’energia, la promozione delle infrastrutture dei trasporti e la digitalizzazione. I due hanno poi espresso la volontà di sviluppare l’attuale accordo di libero scambio sino-svizzero.

Nel corso della visita di Leuthard sono state sottoscritte varie intese fra i due Paesi, tra cui un piano operativo sulla cooperazione nelle questioni energetiche e una collaborazione a livello di formazione. Ha anche preso parte alla consegna dei Sino-Swiss Business Awards, evento legato all'”Anno turistico Svizzera – Cina 2017″ tenutosi presso la Grande muraglia e a una manifestazione su moda, creatività e innovazione.

A margine del summit, la responsabile del DATEC si è intrattenuta con vari esponenti politici, in particolare con il premier greco Alexis Tsipras e con la ministra degli esteri del Myanmar Aung San Suu Kyi, paladina della non violenza e premio Nobel per la pace nel 1991 per la sua opposizione incruenta nei confronti della dittatura militare birmana.

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