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Libia: parlamento, ultimatum a governo per dissoluzione milizie

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 giugno 2013 - 13:28
(Keystone-ATS)

Il Congresso nazionale, il parlamento libico, ha chiesto al governo di accelerare, anche ricorrendo alla forza, il processo di dissoluzione delle "milizie armate illegali che minacciano l'autorità dello Stato". L'esecutivo ha tempo due settimane per preparare un piano globale per la dissoluzione delle milizie illegali, che dovranno, secondo una nota del parlamento, essere completamente smantellate entro la fine dell'anno.

La risoluzione del Congresso nazionale contiene, inoltre, il mandato affidato alla procura generale di svolgere una inchiesta su quanto accaduto sabato a Bengasi, dove è stato attaccato da civili il quartiere generale della milizia "Scudo della libia", con un bilancio, ancora provvisorio, di 31 morti ed un centinaio di feriti.

L'attacco ha indotto alle dimissioni il capo di stato maggiore delle forze armate, il generale Yussef al-Mangoush, rimpiazzato provvisoriamente dal suo vice, il generale Salem Kanidi. Secondo la stampa locale, le dimissioni di al-Mangoush hanno anticipato la decisione del Parlamento, che intendeva destituirlo.

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