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Libia: pesanti scontri a Sirte e Bani Walid

(Keystone-ATS) I combattenti del Consiglio nazionale transitorio libico hanno lanciato razzi dall’ingresso sud di Sirte e scambiato colpi di armi pesanti con i lealisti di Muammar Gheddafi rintanati in un centro congressi della città.

“La situazione è molto, molto pericolosa”, ha detto un guerrigliero anti-Gheddafi, Mohamed Abdullah, alla periferia della città natale del rais. “Ci sono molti cecchini e tutti i tipi di armi immaginabili”, ha aggiunto, mentre i razzi risuonavano in aria e un fumo nero si levava su Sirte.

Si segnalano violenti combattimenti anche a Bani Walid. “Gli scontri sono andati avanti da ieri fino alle prime ore di stamani, poi hanno ricominciato nel primo pomeriggio”, hanno dichiarato dei combattenti rivoluzionari schierati a 6 km dalla città, una delle ultime ancora fedeli al rais, a 170 km a sud-est di Tripoli.

All’indomani della loro controffensiva, i pro-Gheddafi hanno continuato oggi lasciare razzi Grad contro le posizione delle forze del Cnt. Almeno sette rivoluzionari sono stati uccisi negli ultimi due giorni a Bani Walid, secondo fonti degli stessi combattenti anti-Gheddafi.

“Tra qualche giorno, la situazione cambierà completamente a Sirte e Bani Walid, che finiranno sotto il nostro controllo”, ha assicurato ieri Ahmed Bani, il portavoce militare del Cnt, in una conferenza stampa a Tripoli, precisando che a Bani Walid “la natura geografica e la massiccia presenza di cecchini nascosti” impediscono una rapida conquista dell’oasi.

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