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Lotta al terrorismo, 70 posti federali saranno definitivi

Servono risorse per combattere chi semina terrore. KEYSTONE/APA/HELMUT FOHRINGER sda-ats

(Keystone-ATS) La serie di attentati di matrice jihadista che ha investito l’Europa dal 2015 rischia di proseguire, ritiene il Consiglio federale, che oggi ha deciso di prolungare a tempo indeterminato 70 posti attributi per tre anni, nel dicembre 2015, alla lotta antiterrorista.

Il potenziamento degli effettivi deciso un anno e mezzo fa ha interessato il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC, 29 posti), l’Ufficio federale di polizia (Fedpol, 30), la Segreteria di Stato della migrazione (SEM, otto) e il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE, tre), ricorda una nota del governo.

Il 18 dicembre 2015 il Consiglio federale formalizzò inoltre una decisione che aveva già maturato: la creazione, già a tempo indeterminato, di 28 posti supplementari nel Corpo delle guardie di confine (Cgcf). Questi effettivi saranno a disposizione quest’estate.

Il finanziamento a tempo indeterminato dei 70 posti avverrà nell’ambito di un aumento del limite di spesa. Il Consiglio federale non esclude ulteriori provvedimenti nella lotta al terrorismo, ma una decisione in merito è subordinata alle capacità finanziarie della Confederazione, si legge nel comunicato.

Per potenziare la lotta preventiva al terrorismo, l’esecutivo ha invece deciso da subito di prolungare a tempo indeterminato l’incremento, nella misura di due milioni di franchi annui, dell’indennizzo agli organi di protezione dello Stato cantonali deciso nel 2015, pure per un periodo limitato a tre anni.

Per il governo la minaccia terroristica rimane da intensa a elevata per numerosi Paesi europei. “Occorre partire dal presupposto che vi saranno ulteriori attentati”, scrive.

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