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Macedonia: resta alta tensione macedoni-albanesi

(Keystone-ATS) Resta alta la tensione interetnica in Macedonia, dove le autorità lanciano appelli alla calma invitando macedoni e albanesi a non cedere alle provocazioni e a sforzarsi di riprendere la normale convivenza.

Negli ultimi giorni numerosi incidenti, con attacchi e aggressioni a colpi di spranghe e bastoni, si sono registrati in particolare a Skopje e a Tetovo, città a maggioranza albanese a una cinquantina di km a ovest della capitale.

Appelli alla calma e contro la violenza sono venuti oggi in particolare dal presidente macedone Gjorgje Ivanov e dal segretario generale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), l’italiano Lamberto Zannier, in visita in Macedonia. “Condanno questi episodi di violenza e auspico una rapida azione da parte delle autorità per riportare la normalità e assicurare i responsabili alla giustizia”, ha detto Zannier all’agenzia di stampa macedone Mia.

A esasperare ulteriormente gli animi è stato oggi un episodio avvenuto nella città albanese di Burrel, dove un gruppo di giovani ha dato fuoco a una bandiera macedone per protestare contro la brutalità della polizia macedone nei confronti della popolazione di etnia albanese.

E per timore di scontri e nuovi incidenti, la Federcalcio macedone (Ffm) ha deciso oggi di non far giocare a Tetovo le quattro prossime partite del campionato nazionale. Le squadre di Tetovo (FK Skendija, FK Teteks e FK Renova Dzepciste), è stato precisato, giocheranno prossimamente in campo neutro.

Il 25% della popolazione della Macedonia (circa 2 milioni) è di etnia albanese, e dopo un conflitto armato nel 2001 la convivenza registra periodiche riacutizzazioni delle tensioni.

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