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Maggioranza dei Cantoni, preventivi 2015 in deficit

(Keystone-ATS) Previsioni finanziarie cupe per la maggior parte dei cantoni: su 20 preventivi cantonali per il 2015, pubblicati finora, 14 annunciano un deficit. Non tutti intendono ricorrere a imposte più elevate per fronteggiare la minaccia del disavanzo.

Solo i cantoni di Soletta, Svitto, Sciaffusa e Appenzello Esterno prevedono per il 2015 un aumento delle loro imposte dirette. Gli altri cantoni deficitari attingono dalle riserve, attuano pacchetti di risparmio o aumentano i loro debiti.

“Molti cantoni sperano in una ripresa della congiuntura per migliorare le loro entrate”, ha detto all’ats Peter Hegglin, presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDCF).

Secondo Heggelin per alcuni cantoni il potenziale di risparmio non è esaurito. “In questo ambito non dovrebbero esserci tabù: “Anche le spese per la formazione, la sanità e il sociale dovrebbero essere analizzate in modo approfondito”.

Tuttavia il presidente della CDCF si mostra aperto a un aumento delle imposte. “Ciò non deve essere visto in modo ideologico”. Quando le misure di risparmio non giovano più occorre elevare le imposte.

Fra i cantoni svizzerotedeschi solo Berna (119 milioni), Uri (7 milioni) e Argovia (1,6 milioni) hanno presentato un preventivo positivo: i primi due grazie ai loro programmi di austerità, a una politica di spese restrittive e alla buona congiuntura. Il cantone di Argovia farà ricorso alle riserve e conta anche su un pacchetto di risparmio. Tutti gli altri cantoni svizzerotedeschi, i cui preventivi sono stati resi noti finora, annunciano delle perdite. Le maggiori sono presentate da Zurigo (191 milioni), dove l’incremento del deficit è in gran parte causato da un versamento di 552 milioni di franchi destinato a rafforzare la dotazione della Banca cantonale.

Anche il “ricco” cantone di Zugo sprofonda nelle cifre rosse. Con un disavanzo di 139 milioni, il doppio di quello preventivato per l’anno in corso. Il peggioramento è legato al calo del gettito fiscale e all’aumento del contributo versato per la perequazione finanziaria. Il cantone – ha detto Heggelil in qualità di responsabile delle finanze cantonali – dispone ancora di riserve per circa un miliardo di franchi, dalle quali potrà attingere ed evitare di indebitarsi. Un aumento delle imposte non è quindi al momento di attualità.

In deficit anche Soletta (74 milioni), Svitto(39 milioni), Basilea-Città (31 milioni), Basilea Campagna (30 milioni), Sciaffusa (28 milioni), San Gallo (25 milioni), Nidvaldo (12 milioni), Obvaldo (7 milioni), Turgovia (3 milioni) e Appenzello Esterno (2 milioni).

Il Ticino, ha da parte sua annunciato un rosso di 112 milioni di franchi per il 2015. Per quanto riguarda invece i cantoni romandi (GE, VD, NE, VS), solo Neuchâtel prevede un deficit (11 milioni) per il prossimo anno. I preventivi 2015 di Ginevra, Vaud e Vallese sono in positivo rispettivamente di 1 milione, 26 milioni e 25 milioni.

“I cantoni romandi sono diventati più attenti nel controllare le spese rispetto ai cantoni svizzerotedeschi. Misure sono state prese a Ginevra, Friburgo, nel Giura per rivedere lo Stato e il suo modo di funzionare”, ha detto Pascal Broulis, capo del Dipartimento delle finanze del cantone di Vaud per spiegare questo Röstigraben” tra cantoni romandi e svizzerotedeschi. È anche vero – ha precisato – che molti cantoni svizzero tedeschi hanno massicciamente abbassato le imposte negli ultimi anni, diminuendo in egual misura le entrate fiscali. “I romandi lo hanno fatto in modo più mirato e moderato”.

I cantoni Friburgo, Glarona, Lucerna, Giura, Grigioni e Appenzello Interno presenteranno i loro preventivi 2015 nelle prossime settimane.

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