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Malcontento in Svizzera tedesca per tagli all’istruzione

La protesta dei docenti neocastellani lo scorso novembre. KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) I tagli all’istruzione continuano a suscitare polemiche in Svizzera tedesca. Sotto la spinta delle organizzazioni studentesche, manifestazioni di protesta sono in programma domani a Lucerna e in altre città.

Il malcontento contro l’austerità, che tocca tutti i livelli dell’insegnamento, era già emerso ad esempio a Zurigo lo scorso mese. Secondo una stima pubblicata in gennaio dal settimanale Matin Dimanche, i cantoni taglieranno oltre un miliardo di franchi nella formazione tra il 2013 e il 2018. Questa cifra è stata avanzata dal sindacato degli insegnanti svizzero tedeschi LCH e dal consigliere nazionale Mathias Reynard (PS/VS).

Stando a quest’ultimo, si tratterebbe di un calcolo ancora per difetto, dato che non tiene conto né dei i risparmi sul materiale scolastico né delle misure più recenti. Fra queste vi sono trattenute sui salari, aumenti del numero di allievi per classe, abolizioni di sezioni e riduzioni delle ore di sostegno.

Se la formazione non permetterà più agli svizzeri di acquisire un livello adeguato, un calo della prosperità è da mettere in previsione nei prossimi 20 anni, aveva affermato lo scorso gennaio al domenicale SonntagsBlick Beat Zemp, presidente di LHC.

I programmi di austerità più incisivi hanno riguardato Berna, Argovia, Basilea Campagna e Lucerna. L’anno scorso, in quest’ultimo cantone, seguendo quanto già fatto a San Gallo nel 2013, è stata imposta una settimana di vacanza agli studenti per risparmiare quattro milioni sulle buste paga dei maestri.

In Romandia la situazione è meno tesa, anche se in novembre a Neuchâtel i docenti sono scesi in strada per protestare contro una nuova griglia salariale. Avevano ottenuto il loro scopo in cambio di altre concessioni. A Friburgo i tagli hanno riguardato i salari del personale, in Vallese l’insegnamento delle lingue e nel Giura il parlamento preme per ridurre il numero di classi.

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