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Marco Chiesa è il nuovo presidente dell’UDC

Il ticinese Marco Chiesa è il nuovo presidente dell'UDC. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) I delegati dell’UDC hanno eletto Marco Chiesa nuovo presidente del partito, nel corso dell’assemblea che si svolge a Brugg Windisch (AG). Il 45enne ticinese sostituisce il consigliere nazionale Albert Rösti (BE) alla guida del partito ed è il primo presidente latino.

Gli oltre 350 delegati hanno accolto l’elezione con un applauso. Chiesa ha assicurato che non cambierà il programma di partito solo per sembrare più simpatico. In particolare, ha chiesto di porre fine alla libera circolazione delle persone votando a favore dell'”Iniziativa per la limitazione” il 27 settembre.

L’ex consigliere nazionale di Basilea Campagna, Caspar Baader, presidente della commissione di selezione, ha reso omaggio alla “chiara linea politica” di Chiesa e al suo lavoro di costruttore della sezione ticinese dell’UDC. “Il fatto che provenga dalla Svizzera latina è l’ideale per riportare l’UDC di lingua francese sulla strada del successo”, ha aggiunto.

La commissione voleva proporre una personalità con un’immagine simpatica, che riunisse le persone di tutte le regioni linguistiche e che fosse disposta a rimanere per circa otto anni. Ha anche voluto nominare una persona di età inferiore ai 50 anni per rivolgersi di più ai giovani, ha spiegato Baader.

Secondo il politologo Oscar Mazzoleni, Marco Chiesa dovrà lavorare sodo per essere accettato nella Svizzera tedesca e per riuscire a mobilitare le sezioni locali. L’UDC è ancora principalmente un partito di lingua tedesca e potrebbe essere difficile per il ticinese avvicinarsi ai membri del partito nei comuni.

Il successore del bernese Albert Rösti è stato fin dall’inizio uno dei candidati preferiti della commissione di selezione. A febbraio, in un primo tempo, aveva ritirato la sua candidatura per motivi professionali. Nel frattempo però ha rassegnato le dimissioni dal suo impiego di direttore di una casa di riposo. “Mi sono dimesso da questo incarico non solo in vista di una possibile elezione, ma anche perché era sempre più incompatibile con il mio mandato di consigliere degli Stati”, ha detto ai media.

Votazioni: raccomandazioni scontate

I delegati hanno pure espresso le raccomandazioni di voto per le votazioni federali del 27 settembre. Hanno sostenuto all’unanimità l’iniziativa del partito “per un’immigrazione moderata” e a grandissima maggioranza anche con l’acquisto di nuovi aerei da combattimento. Il congedo di paternità di due settimane è stato spazzato via da 318 “no” contro 32 “sì” e 2 astensioni.

Venerdì il comitato del partito aveva già dato il via libera all’aumento delle deduzioni per i figli per l’imposta federale diretta. Anche la legge sulla caccia era stata approvata in precedenza.

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