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Melania apre il ‘Trump show’, prove da first lady

Donald Trump e la moglie Melania (foto d'archivio). Keystone/AP/MARY ALTAFFER sda-ats

(Keystone-ATS) Protagonista così non la si era vista ancora. Donald Trump affida alla moglie Melania il compito di ‘rompere il ghiaccio’ a Cleveland che ospita la convention repubblicana in cui il tycoon di New York verrà incoronato candidato presidente per il Grand Old Party.

Un tema per ogni giorno e la kermesse si apre con l’appello a “rendere l’America sicura”. Da subito quindi i cavalli di battaglia dell’aspirante presidente: sicurezza e immigrazione. Con Melania alla prova da first lady, la 46enne ex modella slovena diventa adesso portavoce dell'”amore per questo Paese”. Ed è la prima delle sorprese che la kermesse targata Trump riserva, ‘insolita’ fin da subito, con il programma annunciato all’ultimo momento e con lo show promesso che diventa un ‘affare di famiglia. Saliranno infatti sul palco uno ad uno tutti i componenti del clan Trump, su cui sono accesi i riflettori anche in mancanza di ‘pezzi da novanta’ di un partito che a Cleveland arriva provato dalle divisioni interne e con le ferite lasciate dalla inarrestabile cavalcata dell’outsider che sembra aver riempito tutti i vuoti. Così, forse in parte momentaneamente rassegnato, sembra rinviare il pur necessario ‘esame di coscienza politico’ al post-election day.

Mentre Trump lancia la sua promessa di fare l’America di nuovo grande. Sarà più sicura, garantisce, affidando il messaggio tra gli altri all’intervento di Rudy Giuliani, l’ex sindaco di New York che cambiò la Grande Mela con la sua “tolleranza zero”. Il tema scelto per l’apertura non poteva essere più attuale e a far montare l’attesa e la tensione ci pensa Trump in persona, lanciando un nuovo attacco al presidente Barack Obama con cui accusa il commander in chief di poca convinzione e determinazione nella sua reazione all’ennesima strage della violenza con l’uccisione di tre poliziotti a Baton Rouge: lo si vede nel suo “linguaggio del corpo”, dice.

Trump non si risparmia, concede interviste a tutto spiano e compare – è un’altra sorpresa – alla convention già nella serata di apertura, a sostegno della moglie Melania cui è affidato l’intervento di punta che di fatto apre la kermesse. Non è chiaro tuttavia se il candidato prenderà la parola o se riuscirà a tenere a freno la sua voglia di show.

Il suo intervento previsto è invece quello di chiusura, giovedì, ovvero il momento dell’incoronazione, per il quale ha voluto accanto la figlia Ivanka. Mentre come ‘ambasciatore’ del business ha nominato il primogenito Donald Trump Jr, sul palco nel secondo giorno per lanciare la promessa di riportare il lavoro in America. Sul palco anche ex avversari del tycoon, voci critiche, come lo speaker della Camera Paul Ryan, il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell e il governatore del New Jersey Chris Christie.

Mercoledì sarà poi la volta del candidato vicepresidente Mike Pence a farsi portavoce della missione di “rendere l’America di nuovo prima”. Sul palco inoltre il secondogenito di Trump, Eric, ma anche gli ex sfidanti Marco Rubio e TedCruz. A Cleveland ci sono però anche i democratici: una rappresentanza della commissione nazionale del partito “qui per dire che tutto quello che sentirete da questo palco rappresenta tutto ciò che noi non vogliamo”.

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