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Michelle Obama, ovazione a Londra, ‘ragazze studiate’

(Keystone-ATS) Ragazze studiate, ne va non soltanto del vostro futuro, ma anche di quello di tutti. Lo ha detto Michelle Obama a Londra, dove ha lanciato la sua campagna ‘Let Girls Learn Initiative’. Una campagna del valore di 200 milioni di dollari.

L’idea della campagna della First Lady, in collaborazione con Gran Bretagna e Giappone, è di dare alle ragazze povere o in difficoltà in tutto il mondo la possibilità di studiare. Come ha spiegato la stessa Michelle, in un lungo articolo sul Financial Times, sono circa 62 milioni le ragazze che non hanno diritto all’istruzione perché le barriere sono insormontabili. Scuole troppe care, gravidanze indesiderate e matrimoni forzati, e la convinzione ancora molto diffusa, che è più importante far studiare i maschi delle femmine. E – spiega la First Lady – non è solo una questione morale, ma anche di sanità pubblica, di ricchezza e di sicurezza in quanto “l’istruzione è una delle armi migliori che abbiamo nella lotta contro l’estremismo violento”.

Per Michelle Obama è stato un vero e proprio trionfo. La first lady degli Stati Uniti – attesa domani e dopodomani a Milano una visita dell’Expo e poi a Venezia – è stata accolta con urla da stadio, baci ed abbracci, oltre a bandierine a stelle e strisce e un bel mazzo di fiori. Vestita con un elegante (ma vistoso) vestito nero a motivi cachemire, insieme con l’ex premier australiana Julia Gillard, ha chiesto alle giovani studentesse di interessarsi alla politica. La campagna internazionale che sta conducendo per l’istruzione delle ragazze in tutto il mondo è, a suo avviso, una priorità economica assoluta.

Poco prima di recarsi alla Mulberry School for girls Michelle, sua madre Marian Robinson, 77 anni, Sasha, 14 anni e Malia, 16 anni erano state ricevute a Kensington palace dal principe Harry, per un tè. La First Lady ha partecipato ad una tavola rotonda nella biblioteca della scuola. “Ci sono oltre 60 milioni di ragazze in tutto il mondo, proprio come voi ragazze qui presenti, che non ricevono nessuna istruzione”, ha esordito lanciando il dibattito. Pauline Rose, dell’Università di Cambridge, ha insistito sul fatto che l’istruzione delle ragazze è fondamentale anche per l’equilibrio della società, non solo per loro stesse.

Michelle Obama ha affrontato anche il tema dei social network, che possono svolgere un ruolo positivo. In particolare la First Lady si è rivolta alle figlie Sasha e Malia invitandole “piuttosto che twittare il menu di quello che hanno mangiato a scuola, di twittare quello che hanno imparato a scuola e di condividerlo con le ragazze di tutto il mondo”. Particolarmente emozionante quando Michelle ha ricordato le difficoltà vissute da giovane, in una famiglia della South Side di Chicago, nera e non particolarmente benestante, in un piccolo appartamento, con sempre tanta gente intorno.

Nonostante le difficoltà ce l’ha fatta e ora vuole servire da esempio per tutte. “Ecco il punto – ha detto – con quello che imparerete in questa fantastica scuola, avrete tutto quello di cui avete bisogno per emergere dalla folla e realizzare ognuno dei vostri sogni”.

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