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Migranti: Francia, a Claviere prassi; Salvini manda agenti

(Keystone-ATS) Una “prassi consolidata” per la prefettura delle Hautes-Alpes, la regione d’Oltralpe al confine con la Valle di Susa; “l’ennesimo abuso” per Matteo Salvini.

E’ ancora scontro tra Italia e Francia sull’ultimo sconfinamento della gendarmerie a Claviere, tre migranti riportati in Italia come mostra il video postato ieri su Facebook dal ministro dell’Interno. Che, rimbrottato dal collega francese Christophe Castaner per il suo “rifiuto sistematico a ogni forma di apertura al prossimo”, reagisce annunciando l’invio della polizia alla frontiera. “Lezioni dal governo francese che scarica immigrati di notte nei boschi italiani? No, grazie”, dice il responsabile del Viminale.

Insomma, è sempre alta tensione sulla linea Roma-Parigi, col risultato, avverte il governatore del Piemonte Chiamparino, di finire sullo stesso livello, entrambe le nazioni a trattare i migranti “non come persone ma come merce o, peggio, come cani”.

L’ennesimo scontro, questa volta, prende le mosse da un comunicato ufficiale della prefettura delle Hautes-Alpes. Il video postato ieri dal ministro dell’Interno, si legge, “mostra una procedura di non ammissione alla frontiera conforme alla prassi concordata”. E il commissariato di Bardonecchia (Torino) ne era “informato”. Invoca il diritto europeo la Francia, secondo cui i tre migranti lasciati “sulla linea esatta di demarcazione della frontiera franco-italiana sulla Rn 94”, come si vede nel video postato ieri da Salvini, “erano stati controllati al punto di attraversamento autorizzato di Monginevro, 500 metri più lontano”. Uno slargo, di pochi metri in territorio italiano, lungo la route nationale che collega Gap a Montgenevre e da lì all’italiana Claviere, abitualmente utilizzato dai francesi – si apprende da fonti sul posto – perché permette ai mezzi di fare manovra. I tre, sostiene ancora la prefettura delle Hautes-Alpes, erano “provenienti direttamente dall’Italia” ed erano “sprovvisti di documenti di viaggio”. Per questo motivo, “si sono visti notificare il rifiuto d’ingresso sul territorio francese” e, “conformemente alla procedura, il commissariato di Bardonecchia è stato immediatamente informato”.

“La Francia ha comunicato di voler consegnare un gruppo di immigrati alle 9.49 di ieri, peccato li avesse già abbandonati in territorio italiano”, ribatte Salvini, secondo cui non esiste “alcun accordo bilaterale Italia-Francia, scritto e ufficiale, che consenta questo tipo di operazioni”. “Se Parigi parla di ‘prassi’ – prosegue il ministro – ne deve rispondere il governo precedente: ora l’aria è cambiata e non accettiamo che vengano portati in Italia extracomunitari fermati in territorio francese, senza che le nostre forze dell’ordine possano verificarne l’identità”. Per Salvini, insomma, l’episodio incriminato “è l’ennesimo abuso transalpino, che ha approfittato anche della buonafede della nostra polizia”. Una azione, assicura il ministro dell’Interno, che “avrà conseguenze: per nostra iniziativa – sottolinea – a Claviere sono già state inviate delle auto di pattuglia per controllare e presidiare il confine”.

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