GERUSALEMME - Gli Stati Uniti hanno informato oggi l'Autorità palestinese (Anp) che non sono riusciti a ottenere l'assenso di Israele a una nuova moratoria degli insediamenti nei territori rivendicati dai palestinesi, secondo una fonte governativa palestinese a Ramallah citata dall'agenzia di stampa Maan. La moratoria è una condizione posta dai palestinesi per il ritorno al tavolo dei negoziati diretti con Israele.
Ieri il presidente palestinese, Abu Mazen (Mahmud Abbas), aveva detto di essere in attesa di un messaggio americano sulla questione degli insediamenti. Se gli Stati Uniti non riusciranno a ottenere da Israele una nuova moratoria, aveva aggiunto Abu Mazen, "dovremo allora annunciare che questa opzione è fallita e che perciò dovremo considerarne altre".
Lo scorso 8 ottobre, in una riunione della Lega Araba, Abu Mazen aveva ipotizzato, tra le opzioni possibili, un appello all'Onu perchè riconosca uno stato palestinese.
Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, non aveva escluso una nuova moratoria di 90 giorni, dopo quella di dieci mesi scaduta lo scorso settembre, in cambio di un pacchetto di sostegni politici e militari Usa a Israele.
Il premier aveva però chiesto a Washington di formalizzare i loro impegni in un documento, che a quanto pare non è mai arrivato, prima di proporre al governo un temporaneo congelamento della politica di insediamenti.
Da parte palestinese la richiesta era di una moratoria comprensiva non solo degli insediamenti cisgiordani, ma anche di quelli a Gerusalemme est. Su quest'ultimo punto Israele ha opposto un netto rifiuto.