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MO: Gerusalemme Est; continuiamo a costruire, Israele

(Keystone-ATS) GERUSALEMME – Respingendo una volta di più le critiche del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, un portavoce governativo israeliano ha oggi ribadito che la estensione dei rioni ebraici a Gerusalemme Est non contrasta con la asserita volontà del governo di Benyamin Netanyahu di cercare un accordo definitivo di pace con i palestinesi.
Riferendosi alla decisione di costruire 1300 nuovi alloggi nel rione ebraico di Har Homa (Gerusalemme est) un consigliere di Netanyahu, Nir Hefetz, ha detto che essa risale ad ottobre e che solo per un caso è stata resa pubblica mentre il premier si trovava negli Stati Uniti, impegnato in colloqui con il vicepresidente Joe Biden e con il Segretario di stato Hillary Clinton.
“La posizione del primo ministro – ha proseguito Hefetz in una intervista alla radio militare – è che Gerusalemme non è mai stata inclusa nella moratoria delle costruzioni” che ha invece interessato per dieci mesi le colonie cisgiordane e che è terminata a fine settembre.
“Abbiamo sempre detto – ha insistito Hefetz – che i progetti edili a Gerusalemme vengono realizzati come a Tel Aviv o come in qualsiasi altri posto in Israele. Non c’è niente di nuovo e i dissensi in merito con gli Stati Uniti – ha precisato – durano da molti anni e hanno coinvolto diversi governi israeliani”. “Dire che Netanyahu ha compiuto una provocazione nei confronti degli Stati Uniti – ha concluso Hefetz – significa fornire una descrizione molto lontana dalla realtà”.

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