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Moutier: Gran Consiglio bernese chiede voto in primo trimestre 2021

Il municipio di Moutier KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Il nuovo voto sull’appartenenza cantonale di Moutier (BE) deve svolgersi nel primo trimestre del prossimo anno. È quanto chiedono due mozioni approvate dal Gran Consiglio bernese. Il Consiglio di Stato propone il 7 febbraio, il Comune vorrebbe invece votare in maggio.

Il Cantone non può tuttavia fissare autonomamente la data della votazione. Questa deve essere infatti stabilita dalla Conferenza tripartita, che riunisce il Comune e i Cantoni di Berna e Giura. Durante il dibattito sulle due mozioni, alcuni deputati hanno sottolineato questo aspetto e annunciato l’intenzione di astenersi.

I due atti parlamentari sono stati approvati con rispettivamente 103 voti contro 4 e 42 astensioni e 104 voti contro 7 e 36 astensioni. La maggioranza ha ritenuto che le due mozioni possono sostenere l’esecutivo bernese nei negoziati. Prevedono che questo “faccia tutto il possibile” per fare in modo che la votazione si tenga nel primo trimestre.

Secondo le autorità cantonali e i partiti antiseparatisti, la votazione deve tenersi nel primo trimestre per scongiurare il problema del turismo elettorale che ha contribuito a invalidare il primo voto del 2017. Tenendo conto del tempo di attesa di tre mesi per i nuovi domiciliati, organizzando il voto il 7 febbraio il registro elettorale risulterebbe chiuso già il 7 novembre. Chi volesse traslocare temporaneamente a Moutier dovrebbe così pagare le imposte nel comune per tutto l’anno 2020 (la data di riferimento è il 31 dicembre). Ciò limiterebbe gli spostamenti.

Per gli autonomisti e il Comune di Moutier il problema dei domicili fittizi invece non esiste. Le autorità comunali hanno ricordato come il Ministero pubblico bernese abbia finora condannato – tramite decreto d’accusa – solo tre persone per frode elettorale in relazione al voto del 2017 (altri sette casi sono ancora pendenti in attesa del processo). Considerato il numero degli aventi diritto di voto, circa 4500, il numero di irregolarità è estremamente esiguo, è stato sottolineato. È quindi meglio organizzare il voto in maggio così che la relativa campagna possa tenersi nelle migliori condizioni possibili, senza l’interruzione delle ferie natalizie e limitando i problemi che la pandemia di coronavirus potrebbe provocare.

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