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Naguib Sawiris (Orascom): Egitto su una brutta strada

(Keystone-ATS) “Stiamo andando in una brutta direzione”. È il commento allarmato dell’imprenditore egiziano Naguib Sawiris – fratello di quel Samih che sta realizzando il complesso turistico di Andermatt -, a un mese dalle elezioni del 28 novembre con cui il paese dovrebbe iniziare a costruire gli assetti politici del post-Mubarak.

In un’intervista che apparirà sul prossimo numero di Bloomberg Markets, Naguib Sawiris – patron di Orascom – ha ammesso di sentirsi “minacciato di morte”, un sentimento comune alla minoranza copta, alla quale appartiene, che pure conta il 10% della popolazione egiziana.

Fondatore del partito laico dei “Liberi Egiziani”, Naguib Sawiris teme le conseguenze di una vittoria dei partiti islamisti più o meno integralisti emersi dopo la caduta del regime di Mubarak e dati per favoriti nelle urne.

“Temo che finiremo più come l’Iran che come la Turchia”, ha spiegato, ribadendo la linea del partito da lui fondato che è quella di una formazione “liberale, laica, capitalista”.

“Noi – ha aggiunto – vogliamo una economia di mercato regolata e rispettosa dei meno abbienti”. Invece, in uno scenario già economicamente difficile, Sawiris ha denunciato le mosse – a suo dire sbagliate – della giunta militare, come la proposta di aumentare le tasse sui redditi da capitale: “Sarebbe un disastro. Già oggi non riusciamo a trovare nessuno che investa nel paese”, ha spiegato.

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