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Neuchâtel, ex consigliere di Stato Hainard condannato

(Keystone-ATS) L’ex consigliere di Stato neocastellano Frédéric Hainard è stato condannato oggi a 40 aliquote giornaliere da 100 franchi, con la condizionale di due anni, per abuso di autorità, coazione e falsità in documenti. Il tribunale regionale del Litorale e di Val-de-Travers non ha invece ritenuto che Hainard abbia usurpato delle proprie funzioni.

Per questo motivo, la Corte ha ridotto di oltre la metà la pena richiesta dal procuratore, che lunedì aveva sollecitato 90 aliquote giornaliere, lasciando aperta la questione della loro entità. L’ex “ministro” dovrà inoltre versare una multa di 3000 franchi e 5000 per le spese di giustizia, ma riceverà un contributo di 3000 franchi per le spese giudiziarie da lui assunte.

Il legale della parte civile ha espresso la propria soddisfazione, mentre l’avvocato di Hainard intende valutare la possibilità di fare ricorso. In occasione del processo, lunedì, il difensore aveva chiesto il proscioglimento del suo assistito.

Hainard tornerà in aula lunedì a Bellinzona, dove contesterà davanti al Tribunale penale federale (TPF) la condanna a 90 aliquote giornaliere con la condizionale, inflittagli lo scorso dicembre dal procuratore federale straordinario Jacques Antenen per abuso di autorità e violazione della sovranità territoriale di uno Stato estero.

La sanzione riguarda la vicenda della missione in Uruguay, senza formale rogatoria, effettuata nel gennaio 2009 da Hainard quando era procuratore supplente al Ministero pubblico della Confederazione (MPC). Hainard aveva condotto un interrogatorio nei locali dell’ambasciata svizzera a Montevideo senza autorizzazione e senza informare le autorità uruguayane. Questo fatto aveva costretto la Svizzera ad annullare tutti gli atti svolti nel quadro della medesima inchiesta – riguardante un traffico internazionale di droga – in Argentina e in Perù.

Hainard era pure stato riconosciuto colpevole di aver abusato dei poteri conferitigli dalla sua funzione. Egli avrebbe costretto, minacciandola di essere arrestata, una persona colpita da un divieto di entrata in Svizzera a trasferirsi immediatamente all’estero a sue spese, per esservi interrogata.

Il processo davanti alla Corte penale del TPF dovrebbe durare due giorni. Hainard ha l’intenzione di contestare la totalità delle accuse.

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