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Niente detenzione preventiva a Zugo per lo sprayer di Singapore

(Keystone-ATS) ZUGO – Lo “sprayer” liberato lunedì scorso a Singapore, dopo aver scontato la pena per aver imbrattato un treno della metropolitana, non sarà posto in detenzione preventiva a Zugo. Il giudice dell’arresto ha respinto la richiesta del Ministero pubblico.
Il 33enne è ritornato in libertà, ma l’inchiesta nei suoi confronti prosegue, ha detto all’ATS Marcel Schlatter, portavoce dell’autorità per l’esecuzione delle pene del canton Zugo. Il 33enne, che lavorava a Singapore come consulente in informatica, è sospettato di aver imbrattato anche in Svizzera diversi treni a partire dal 2002, provocando danni per 200’000 franchi.
La sua identificazione sarebbe avvenuta, secondo articoli di stampa, sulla base della firma lasciata sulla metropolitana di Singapore: la medesima che accompagnava i graffiti ritrovati sui treni che circolavano per la maggior parte nel canton Zugo, ma in parte anche nei cantoni di Zurigo, Argovia, San Gallo e Svitto.
Il 33enne è stato condannato a Singapore a sette mesi di prigione e tre colpi di bastone per aver imbrattato nel maggio scorso un treno della metropolitana. Uscito lunedì dalla prigione Changi della città-stato asiatica, ha fatto immediatamente ritorno in Svizzera, ma è stato arrestato al suo arrivo all’aeroporto di Zurigo.
A Singapore il 33enne era stato condannato in un primo tempo a cinque mesi di carcere e tre bastonate. La condanna era però stata ritenuta insufficiente dalla procuratrice e in appello la pena era stata aumentata di due mesi. Il cittadino svizzero si era introdotto illegalmente in un deposito della metropolitana di Singapore ed aver “decorato” di graffiti un convoglio, assieme a un cittadino britannico. Quest’ultimo era però riuscito a fuggire da Singapore ed evitare una condanna.

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