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Nigeria: strage Jos; salgono a 200 gli arresti, monta rabbia

(Keystone-ATS) JOS (NIGERIA) – La polizia nigeriana ha reso noto oggi che è salito a 200 il bilancio degli arrestati per la strage di cristiani di quattro giorni fa nella zona di Jos, capitale dello stato centrale del Plateau. Ma proprio oggi migliaia di donne vestite di nero sono intanto tornate a manifestare in città per esprimere il loro dolore e la loro collera per il massacro, accusando l’esercito di non aver fatto nulla per impedirlo.
“Circa 200 persone sono state arrestate finora – ha detto il portavoce della polizia del Plateau, Mohammed Lerama -. Quando le indagini saranno completate, saranno tutti accusati davanti ai tribunali… Alcuni sono stati arrestati per possesso illegale di armi da fuoco, altri per aver violato il coprifuoco, alcuni per assemblea illegale”.
La strage è stata compiuta nella notte fra sabato 6 marzo e domenica 7 da persone di etnia fulani (allevatori musulmani) contro contadini cristiani di etnia berom, nei villaggi di Nahawa, Zot e Ratsat, subito a sud di Jos. Le vittime (109 secondo la polizia) sono state soprattutto donne e bambini, sorpresi in casa di notte e uccisi a colpi di arma da fuoco e machete. Il massacro viene considerato una rappresaglia contro la strage di 300 fulani compiuta dai berom nel gennaio scorso, sempre nella zona di Jos.
Gli scontri etnici fra agricoltori e allevatori sono comuni nel Plateau, stato posto fra il nord musulmano e il sud cristiano. Dopo il massacro di gennaio, l’esercito era stato mandato a presidiare lo stato, ma non ha potuto impedire la nuova strage e ora è al centro delle polemiche. I sopravvissuti e il governatore del Plateau, Jonah Jang, nei giorni scorsi hanno accusato i militari di aver ignorato gli allarmi sui movimenti di bande armate e di essere intervenuti in ritardo.
Un testimone, Pepi, ha detto di essersi nascosto nel bagno con la moglie quando ha sentito gli spari. “Ho sentito i miei vicini gridare, gridare, poi più niente. Quando sono uscito, sono andato nella casa del mio vicino. Ho visto tutte le sue mogli, le avevano uccise, avevano fatto a pezzi i loro corpi, li avevano bruciati… e i bambini… hanno ucciso tutti i bambini, almeno quattro bimbi”.

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