Prospettive svizzere in 10 lingue

Nigeria: villaggi si difendono, 200 Boko Haram uccisi

(Keystone-ATS) Circa 200 guerriglieri islamici Boko Haram sono rimasti uccisi nel corso di un attacco condotto tra ieri e oggi contro tre villaggi del nord-est della Nigeria. Lo riferiscono media locali, la Bbc, e al Jazira, citando propri testimoni. Secondo l’agenzia di stampa egiziana Mena, che cita il Daily Trust, gruppi di autodifesa hanno respinto l’assalto.

È intanto passato un mese dal sequestro delle liceali nigeriane, rapite in massa dalla loro scuola di Chibok, nello stato di Borno, dai fondamentalisti di Boko Haram. Un mese di paura e ansia per le famiglie e per l’intera Nigeria, e che ha visto crescere l’indignazione e la mobilitazione internazionale per la loro liberazione, da Michelle Obama a papa Francesco.

Oggi anche la Gran Bretagna, come gli Stati Uniti, ha “proposto alla Nigeria un’ulteriore assistenza”, dopo la decina di esperti inglesi già arrivati la settimana scorsa sul posto. David Cameron ha annunciato l’invio di “un aereo da ricognizione, una squadra militare destinata a integrare il Quartier generale dell’esercito nigeriano e un’equipe che si unirà agli esperti americani che analizzano le informazioni relative alla localizzazione delle ragazze”.

E dopo il rifiuto iniziale di ipotizzare qualsiasi forma di scambio fra le 223 studentesse in ostaggio, mostrate in video, e membri del gruppo islamico detenuti, come richiesto dal capo di Boko Haram, Abubakar Shekau, il governo nigeriano si è detto nelle ultime ore “aperto al dialogo”. Al Parlamento, però, il governo ha chiesto di prorogare di sei mesi lo stato di emergenza in vigore da un anno in tre stati del nord-est.

A Ginevra, intanto, il comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione contro le donne ha invitato la Nigeria a “utilizzare tutti gli strumenti necessari per ottenere la liberazione delle ragazze”. Ovunque, nel mondo, manifestazioni e cortei si organizzano per chiedere la liberazione delle rapite, ormai da un mese nelle mani dei fanatici di Boko Haram che ha prima minacciato di “venderle come schiave” e poi proposto lo scambio.

Il gruppo oltranzista islamico è stato “messo al bando come organizzazione terroristica” anche dall’Australia, in accordo con la Nigeria e i partner internazionali, ha annunciato il primo ministro Tony Abbott. Ieri, come segnale di sostegno assoluto in questo momento al governo nigeriano, il comandante delle forze armate americane in Africa, generale David Rodriguez, è arrivato ad Abuja, capitale federale, per discutere della cooperazione Usa-Nigeria nelle operazioni di ricerca delle ragazze.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR