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Numero di morti per valanghe 2019/20 il più basso da 60 anni

Le valanghe dell'inverno scorso hanno ucciso cinque persone in Svizzera: il numero più basso degli ultimi 60 anni. Tutte le vittime erano appassionati di sport invernali che si trovavano in posti non sicuri. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Le valanghe cadute in Svizzera nell’inverno scorso hanno ucciso cinque persone: si tratta del numero più basso degli ultimi 60 anni. Tutte le vittime erano appassionati di sport invernali che si trovavano su terreni non sicuri.

La media a lungo termine del numero di morti fino alla fine di marzo è di 18, precisa un rapporto odierno dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF). Nell’inverno 2019/20 si è verificato un solo incidente in cui più di una persona è morta nella stessa slavina.

In totale 89 valanghe hanno investito 128 persone; quelle che hanno provocato solo danni materiali sono state 112. Si tratta di cifre circa un terzo inferiori rispetto alla media degli ultimi vent’anni (158 valanghe con danni e 175 persone travolte).

Secondo l’SLF uno dei motivi per il minor numero di morti può essere dovuto al fatto che nel mese di gennaio in molte regioni si sono avute condizioni favorevoli con una buona struttura del manto nevoso. Temperature miti e piogge ripetute fino ad alta quota hanno causato a medio termine una stabilizzazione del manto nevoso.

Inoltre nelle fasi più pericolose dell’inverno, le condizioni meteorologiche e della neve, con tempeste e piogge fino ad alta quota, erano poco attraenti per le escursioni. È quindi probabile che siano stati in giro meno escursionisti e appassionati del fuoripista.

D’altro canto, aggiunge l’SLF, alcune persone devono anche essere state fortunate, visto che, con un calo del 72%, il tasso di incidenti con esito fatale è ancora più basso rispetto alla media pluriennale.

Nell’inverno 2019/20 la frequenza dei cinque gradi di pericolo era all’incirca nella media pluriennale. Solo il grado di pericolo 1 (debole) è stato previsto con una frequenza superiore alla media, del 7%. Ciò – precisa l’SLF è da ricondursi a una situazione valanghiva più favorevole, che dovrebbe aver contribuito, tra le altre cose, al minore numero di vittime.

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