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Nuovo appello Unicef per migranti

(Keystone-ATS) L’Unicef ha lanciato un appello per 14 milioni di dollari per assistere i bambini rifugiati e migranti in Europa, in seguito ad un aumento dell’80% del numero di bambini in fuga nel continente: molti scappano dai conflitti in Siria, Iraq e Afghanistan.

In totale, tra gennaio e luglio 2015, 133’000 bambini hanno cercato asilo nell’Unione Europea – in media 19’000 bambini al mese, secondo gli ultimi dati dell’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat). Un richiedente asilo su 4 è un bambino.

“Con così tanti bambini in fuga, e con l’arrivo dell’inverno in Europa, la priorità deve essere prendersi cura di questi bambini adesso”, ha detto Marie Pierre Poirier, coordinatore speciale Unicef per la crisi rifugiati e migranti in Europa.

Tra le differenti tipologie di assistenza che l’UNICEF può fornire, l’appello per i prossimi 12 mesi è destinato a supportare servizi come Spazi a misura di bambino presso i centri di accoglienza, fornire alle famiglie informazioni sulla salute e la nutrizione dei bambini, garantire programmi d’istruzione e apprendimento, dare supporto tecnico e assistenza ai governi e altri partner, in aree come la protezione e i diritti dei bambini, garantendo supporto psicologico, prevenzione, risposta alla violenza e protezione dal traffico, sostenere e proteggere i bambini non accompagnati e separati.

L’UNICEF sta offrendo anche assistenza ai governi europei così che le loro politiche e procedure nei confronti dei bambini rifugiati e migranti siano realizzate nel superiore interesse dei bambini e in linea con gli standard internazionali. Poiché il numero di bambini rifugiati e migranti in arrivo in Europa è incrementato negli ultimi mesi, l’UNICEF sta già aumentando il suo sostegno in Croazia, Serbia e Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e sta dando il nuovo supporto ai governi e partner locali per identificare le necessità in Grecia, Ungheria, Slovenia e Austria.

L’Unicef ricorda che i programmi di risposta umanitaria in Siria e nei paesi vicini, dove in totale circa 7,6 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza, restano ancora gravemente sotto finanziati. Dei 903 milioni di dollari richiesti per il 2015, fino ad ora quest’anno è stata raccolta solo circa metà.

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