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Olimpiadi 2026: Jean-Philippe Rochat lascia presidenza comitato

Jürg Stahl (a destra) e Jean-Philippe Rochat (foto d'archivio) Keystone/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Jean-Philippe Rochat lascia la presidenza del comitato dei Giochi olimpici invernali “Sion 2026”. Al suo posto subentrerà lo zurighese Jürg Stahl, presidente di Swiss Olympic, secondo un comunicato congiunto di Sion 2026 e Swiss Olympic di questa sera.

“Mi ero prefissato quale obiettivo prioritario di contribuire a convincere il Consiglio federale a sostenere la candidatura”, indica Rochat citato nella nota. “È ormai cosa fatta e con la trasmissione del dossier a Jürg Stahl, la prima fase è terminata”, aggiunge.

Il 21 novembre scorso, il settimanale vodese “L’Illustré” aveva portato alla luce il fatto che lo studio legale al quale Rochat è associato appariva nel fascicolo dei Panama Papers, documenti confidenziali pubblicati nell’aprile 2016 e all’origine del ben noto scandalo mondiale in quanto contenenti informazioni su numerose società offshore. “Le discussioni sulla mia persona rischiano di indebolire un progetto al quale auguro successo”, continua Rochat.

Stahl, consigliere nazionale UDC, è numero uno di Swiss Olympic, ente che funge da Comitato nazionale olimpico e da Associazione delle federazioni sportive elvetiche. Finora vicepresidente del comitato di “Sion 2026”, prenderà la direzione delle operazioni e assumerà la presidenza, si legge nella nota.

“Sono contento di potermi ormai dedicare completamente a questo progetto fuori dal comune. È un impegno molto importante per la Svizzera. Ringrazio calorosamente Jean-Philippe Rochat per la qualità decisiva del suo contributo e dell’eccellente lavoro svolto finora”, indica Stahl citato nel comunicato.

Membro della direzione generale del Groupe Mutuel, Stahl ha posto immediatamente fine a questo impegno di comune accordo con il suo datore di lavoro.

Sotto la presidenza di Rochat – indica ancora il comunicato – il lavoro iniziale di preparazione, di studi tecnici, di bilancio e fattibilità ha permesso di porre la candidatura sulla via del successo. La qualità dettagliata del progetto è già stata sottolineata dal Comitato olimpico internazionale (CIO), viene precisato.

Il fatto che la presidenza di “Sion 2026” si allontani dal Vallese e dalla Svizzera romanda non è considerato un problema dalle autorità locali. Secondo il consigliere di Stato vallesano Frédéric Favre, interpellato dall’ats, il profilo di Stahl presenta diversi vantaggi, in particolar modo legati ai suoi contatti politici su scala nazionale scaturiti dalla sua carica di deputato a Berna.

Favre, che si è detto non preoccupato da potenziali critiche riguardanti l’avvicendamento al vertice, ha inoltre messo in risalto le conoscenze sportive del nuovo leader della candidatura a cinque cerchi elvetica. La campagna in vista della votazione popolare – ha proseguito il membro dell’esecutivo vallesano – sarà condotta da personalità note a livello cantonale del mondo sportivo, turistico, economico e politico. Poco importa il nome del presidente del comitato, ha concluso.

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