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Olimpiadi invernali 2026: nuova tappa per Sion

Il Consiglio esecutivo di Swiss Olympic ha dato il proprio assenso alla candidatura di Sion per l'organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026 (foto d'archivio) Keystone/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Il Consiglio esecutivo di Swiss Olympic ha dato il proprio assenso alla candidatura di Sion per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026. L’organo direttivo riunito oggi a Berna ha preso la decisione all’unanimità.

Il progetto, secondo quanto è stato reso noto lo scorso gennaio, si articola attorno alla città ospite di Sion e ai poli di Briga (VS), Losanna e Berna. La candidatura si snoda su quattordici siti sportivi, che rispondono al bisogno di ridurre gli investimenti e valorizzare le infrastrutture già esistenti.

Le gare di sci alpino si svolgerebbero a Crans-Montana (VS) e Veysonnaz (VS), quelle di sci acrobatico a Leysin (VD), mentre le competizioni di sci di fondo sarebbero organizzate nella valle di Goms (VS).

Per quanto riguarda le partite di hockey su ghiaccio, esse avrebbero luogo rispettivamente a Berna, Friburgo, Bienne (BE) e Losanna. Si sconfinerà anche nel canton Grigioni dove, in caso di approvazione della candidatura, si svolgeranno le gare di bob e slittino.

Il costo operativo dei giochi è stimato a 1,8 miliardi di franchi. Il contributo fornito da sponsor, collettività pubbliche e “altri” potrebbe ammontare a 750 milioni, mentre la Confederazione sarebbe disposta a fornire un miliardo.

Finora la Svizzera ha ospitato due volte i Giochi olimpici invernali a St. Moritz nel 1928 e nel 1948. Sion ha presentato di recente due candidature senza però riuscire a ottenere la manifestazione: nel 2002 i giochi erano stati attribuiti a Salt Lake City e nel 2006 a Torino.

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