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Onu: diritti umani, resta grave situazione in Congo (Rdc)

(Keystone-ATS) GINEVRA – Resta grave la situazione dei diritti umani nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), anche nelle regioni non colpite dal conflitto, afferma un rapporto delle Nazioni Unite che descrive in dettaglio, tra l’altro, un inferno di brutali violenze sessuali subite dalle donne.
La situazione dei diritti umani nel Paese africano non “è migliorata” e resta preoccupante in particolare nell’est del Paese: membri delle forze governative “sarebbero responsabili di esecuzioni sommarie, violenze sessuali, atti di tortura e maltrattamenti”, mentre gruppi armati quali i ribelli del Lra (Lord’s Resitance Army) e le Forze democratiche di Liberazione del Ruanda (Fdlr) “commettono atrocità che costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e in alcuni casi potrebbero costituire crimini contro l’umanità”, afferma il documento reso noto al Consiglio dell’Onu per i diritti umani, riunito in sessione a Ginevra.
La violenza contro le donne, ed in particolare lo stupro e lo stupro collettivo commesso da uomini in uniforme e da civili, resta un grave problema. Le aggressioni commesse contro la popolazione civile da uomini armati sono spesso accompagnate da atrocità sessuali, sostiene il documento, che riferisce di informazioni terribili di donne e ragazze giustiziate o mutilate dopo essere state stuprate. “Ad alcune era stato introdotto nel corpo un’arma da fuoco, del legno, della sabbia o della colla”.
Nel corso dei primi nove mesi del 2009 – si legge – il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ha registrato 7.500 casi di violenze sessuali contro donne e ragazzine nell’insieme delle regioni del Nord e Sud Kivu (est), pari al doppio dei casi segnalati durante lo stesso periodo del 2008″.

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