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Pakistan: servizi segreti ammettono contatti con Haqqani

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 settembre 2011 - 11:27
(Keystone-ATS)

Dopo le pesanti accuse degli Americani di complicità con i Talebani, i servizi di informazione militari (Isi) pakistani hanno ammesso oggi di avere contatti col gruppo armato Rete Haqqani. Tuttavia, ciò "non significa appoggio" come emerge da accuse lanciate dai vertici militari e civili (CIA) degli Stati Uniti.

In una dichiarazione, il portavoce dell'ufficio stampa dell'esercito pachistano (Ispr), generale Athar Abbas, ha detto ieri sera che "avere contatti con qualsiasi gruppo nell'ottica di mantenere la pace è una cosa completamente diversa dall'appoggiarlo".

L'alto ufficiale ha assicurato che "mantenere legami con gruppi rivali è considerato necessario dalle agenzie di intelligence". Il Pakistan, ha concluso Abbas, non è l'unico paese ad avere contatti con la Rete Haqqani. "Abbiamo molte informazioni - ha concluso - sul fatto che numerosi paesi hanno contatti con questo gruppo".

La settimana scorsa il comandante delle forze armate americane, ammiraglio Mike Mullen, ha accusato senza mezzi termini il Pakistan sostenendo che il gruppo di militanti conosciuto come Rete Haqqani, responsabile dell'attacco all'ambasciata Usa di Kabul il 13 settembre, è "il braccio armato" dell'Isi.

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