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Pakistan: uccisione Mehsud, convocato ambasciatore Usa

(Keystone-ATS) Il governo pachistano ha convocato l’ambasciatore Usa a Islamabad per protestare contro l’attacco del drone che ha ucciso il leader talebano Hakimullah Mehsud. Lo riferisce un portavoce del ministero degli Esteri. Poco prima il ministro dell’Interno, Chaudhry Nisar Ali Khan, aveva accusato Washington di “sabotare il processo di pace”.

Il governo di Islamabad ha denunciato il raid della Cia come “una violazione della sovranità nazionale”, un’accusa ripetuta più volte in passato e ribadita di recente dallo stesso premier Nawaz Sharif in un incontro con il presidente Barack Obama.

In una conferenza stampa, il ministro degli Interni Chaudhry Nisar Ali Khan, incaricato da Sharif di condurre i negoziati con gli insorti, ha definito l’eliminazione di Mehsud come “un duro colpo agli forzi di stabilire la pace della regione”. Ha poi rivelato di “aver chiesto all’ambasciatore Usa che non fossero lanciati attacchi con i droni durante i colloqui” e “di aver avuto una rassicurazione in tal senso”.

Un team di tre mediatori, scelti tra personalità religiose, doveva recarsi oggi nelle regioni tribali per avviare contatti con i responsabili del Tehrik-e-Taleban Pakistan. (Ttp) Secondo Nisan, il Ttp è un interlocutore importante perché raggruppa le diverse fazioni dei militanti. “Ci sono 37 gruppi principali di talebani e circa 50 se si considera anche quelli minori – ha spiegato -. A causa di questa uccisione abbiamo perso l’occasione di dialogare con loro”.

Il responsabile ha anche sottolineato la coincidenza del raid alla vigilia dell’avvio del dialogo con Islamabad. “Gli Usa lo avevano da tempo sotto controllo. Andava spesso in Afghanistan e tutti sapevano quali erano i suoi movimenti. Perché proprio ieri?”.

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