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Papa: lascia palazzo presidenziale Beirut

(Keystone-ATS) Papa Benedetto XVI ha lasciato il palazzo presidenziale di Baabda, a Beirut, dove durante la mattinata ha incontrato il presidente Michel Sleiman, le altre cariche dello Stato e i leader religiosi musulmani e cristiani.

Il Pontefice è diretto al Patriarcato armeno cattolico di Bzommar, dove pranzerà con i patriarchi e i vescovi del Libano. Nel pomeriggio è in programma un incontro con i giovani sul piazzale davanti al patriarcato cattolico maronita di Bkerkè.

“Il Male non è una forza anonima”

“Dobbiamo essere ben coscienti che il Male non è una forza anonima che agisce nel mondo in modo impersonale o determinista. Il Male, il Demonio – ha detto il Papa davanti a autorità e corpo diplomatico a Beirut – passa attraverso la libertà umana, attraverso l’uso della nostra libertà. Cerca un alleato, l’uomo. Il male ha bisogno di lui per espandersi”.

Per questo, ha detto Benedetto XVI, siamo chiamati alla conversione, “senza di essa, le ‘liberazioni umane tanto desiderate falliscono poichè si muovono nello spazio ridotto concesso dalla ristrettezza dello spirito dell’uomo, la sua durezza, le sue intolleranze, i suoi favoritismi, i suoi desideri di rivincita e di pulsione di morte”.

“Questa conversione richiesta – ha detto – è esaltante perchè apre delle possibilità facendo appello alle risorse innumerevoli che abitano i cuori di tanti uomini e di donne desiderose di vivere in pace e pronti a impegnarsi per la pace. Ora è particolarmente esigente: si tratta di dire no alla vendetta, di riconoscere i propri torti, di accettare le scuse senza cercarne, e infine di perdonare. Poichè solo il perdono dato e ricevuto – ha sottolineato Benedetto XVI, il cui discorso è stato spesso interrotto da calorosi applausi – pone i fondamenti durevoli della riconciliazione e della pace per tutti”.

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