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Parrucchieri: in arrivo nuovo CCL e maggiori controlli in Ticino

Parrucchieri: in arrivo nuovo CCL e maggiori controlli in Ticino (foto d'archivio) KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) I parrucchieri avranno presto un nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL).

L’associazione padronale CoiffureSuisse e i sindacati Unia e Syna hanno trovato un accordo che prevede aumenti di stipendio, una maggiore protezione contro il dumping salariale e misure contro la pseudo-indipendenza, con un occhio in particolare al Ticino, dove saranno potenziati i controlli.

In seguito alla crescita dei piccoli saloni a prezzi molto bassi, in particolare negli agglomerati urbani e nelle zone di frontiera, la pressione sui prezzi si è fortemente intensificata e le condizioni di lavoro sono peggiorate, spiegano le parti sociali in un comunicato congiunto odierno.

Questo anche a causa del numero insufficiente di controlli e delle lacune dell’attuale CCL. La normativa oggi in vigore per esempio non prevede un salario minimo per i dipendenti senza un diploma riconosciuto, una mancanza che ha condotto alla diffusione di pratiche abusive.

Ora è previsto un cambio di marcia: al nuovo CCL saranno assoggettati anche i parrucchieri senza formazione. Sono inoltre contemplati ritocchi in busta paga progressivi nei primi cinque anni di attività per tutte le categorie.

A partire dal quinto anno professionale, i parrucchieri con attestato federale di capacità (AFC) guadagneranno almeno 4000 franchi, quelli con certificato federale di formazione pratica (CFP) 3900 franchi e coloro che non hanno una formazione riconosciuta 3800 franchi. È previsto inoltre un supplemento salariale di 200 franchi per i dipendenti che formano gli apprendisti.

Altra novità è il congedo paternità di 5 giorni. Le parti sociali hanno altresì concordato l’introduzione di strumenti volti a combattere la pseudo-indipendenza e gli pseudo-stage. Hanno anche intrapreso dei passi per intensificare l’attività di controllo, soprattutto in Ticino.

Il processo di ratifica del CCL è in corso e si concluderà alla fine di maggio. In caso di via libera da parte di tutte le parti contraenti verrà sottoposta alla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) una domanda di conferimento dell’obbligatorietà generale.

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