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Passeggiata antifascista a Berna, 110 fermi

(Keystone-ATS) Si è conclusa con il fermo di 110 persone, soprattutto giovani, la manifestazione antifascista di sabato a Berna, organizzata da autonomi di estrema sinistra. Molti sono stati fermati perché si sono opposti al controllo di identità.

I dimostranti stavolta non sono scesi sulle strade compatti per il loro raduno, ma si sono divisi in gruppi più o meno folti in varie parti della città, trovando la strada sbarrata dalle forze dell’ordine, che hanno fatto uso di proiettili di gomma. Diversi individui già noti alla polizia sono giunti in treno da Zurigo.

Le autorità della città federale avevano mobilitato in massa la polizia, che è giunta anche da altri cantoni. La manifestazione è iniziata nel primo pomeriggio e si è conclusa poco dopo le 18.00, quando il sedicente “Gruppo gioventù rivoluzionaria”, promotore dell’iniziativa, ha invitato via Twitter i manifestanti ad arrestare la protesta.

Nel corso della manifestazione, le forze dell’ordine hanno affrontato gruppi di manifestanti più o meno numerosi che scandivano slogan ed esibivano striscioni contro il razzismo, contro la severità della politica dell’asilo e contro la classe politica svizzera sempre più a destra.

La dimostrazione non ha modificato più di tanto l’ambiente in città. A pochi metri dai cordoni di gendarmi la gente era intenta come se nulla fosse nelle classiche compere del sabato. Forti invece i disagi ai trasporti pubblici che non hanno potuto circolare per la presenza della polizia.

Il Municipio della capitale aveva fatto sapere di non ammettere alcuna dimostrazione nel fine settimana: l’esecutivo cittadino aveva incaricato la polizia cantonale di soffocare sul nascere manifestazioni non autorizzate, come già peraltro era avvenuto una settimana fa in occasione della “passeggiata antifascista”.

L’esecutivo cittadino aveva anche fatto sapere di ritenere irresponsabile la tenuta di una manifestazione con un elevato potenziale di rischio proprio nel fine settimana in cui si tengono le elezioni federali. Critico inoltre è stato giudicato il fatto che questa è stata organizzata durante l’orario di apertura dei negozi, quando in città c’è un’elevata affluenza di persone.

A Berna valgono le disposizioni emanate nel dicembre 2014 secondo le quali le dimostrazioni nel periodo preelettorale sono autorizzate soltanto su una piazza (senza cortei per le strade), esclusa quella davanti a Palazzo federale, dove sono in linea generale bandite per tutto il mese di ottobre.

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