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Patrimonio economie domestiche in crescita nel 2010

(Keystone-ATS) Grazie ai risparmi e all’aumento del prezzo degli immobili, il patrimonio delle economie domestiche è cresciuto in Svizzera nel 2010, salendo di 74 miliardi a 2961 miliardi di franchi (+2,8%). In media ciò corrisponde a 341’000 franchi pro capite (+1,7%). Una parte considerevole è rappresentata dai fondi del secondo pilastro.

L’evoluzione dei corsi dei cambi ha avuto un impatto negativo nella misura di 25 miliardi di franchi sugli investimenti detenuti all’estero, indica la Banca nazionale svizzera (BNS). La crescita del patrimonio netto è rallentata rispetto al 2009, anno in cui era stato registrato un incremento del 6,5%.

Gli attivi finanziari dei nuclei famigliari sono aumentati di 49 miliardi a 1958 miliardi (+2,5%), il patrimonio immobiliare di 55 miliardi a 1415 miliardi (+4,1%), mentre i passivi sono saliti di 30 miliardi a 682 miliardi (+4,6%), precisa l’istituto di emissione. Le ipoteche – pari al 90% dei passivi totali – sono salite di 28 miliardi a 632 miliardi.

I diritti vantati verso assicurazioni e casse pensioni sono saliti a 830 miliardi di franchi (+28 miliardi). Il totale dei contributi al secondo pilastro ha superato quello delle prestazioni fornite, rileva la BNS.

I depositi presso banche e PostFinance ammontavano a fine dicembre 2010 a 586 miliardi, 36 miliardi in più di un anno prima. Tale voce assieme ai contanti rappresentava il 17,4% del totale degli attivi. Seguono le azioni (6,4%), le parti in fondi di investimento (5,4%), le obbligazioni (3,5%) e i prodotti strutturati (0,8%).

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