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Paul Rechsteiner lascia presidenza dell’Unione sindacale svizzera

Paul Rechsteiner (foto d'archivio) Keystone/MARCEL BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Paul Rechsteiner lascerà a fine novembre – dopo vent’anni – la presidenza dell’Unione sindacale svizzera (USS). I delegati decideranno la sua successione in occasione del congresso in agenda alla fine di novembre, ha comunicato oggi l’organizzazione.

“È un buon momento per procedere a un cambio generazionale. L’USS va bene: la cooperazione tra federazioni funziona e il segretariato, sotto la direzione di Daniel Lampart, fa un eccellente lavoro”, indica Paul Rechsteiner, in un comunicato per motivare la sua decisione.

In occasione della sua elezione alla presidenza nel 1998, e quando le preoccupazioni sociali erano sottoposte a un pressione considerevole, Rechsteiner ha difeso una politica sindacale offensiva, ricorda l’USS. Uno dei grandi successi della sua presidenza è la protezione dei salari attraverso le misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone. Erano le condizioni affinché i sindacati sostenessero gli accordi bilaterali con l’Unione europea (UE), puntualizza l’USS.

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