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Pernottamenti marzo: in crescita 5,7% rispetto a marzo 2015

Pernottamenti in aumento a marzo Keystone/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo diversi mesi di magra il settore alberghiero elvetico ha ritrovato un po’ di vigore in marzo.

Il numero di pernottamenti è infatti cresciuto del 5,7% (+170’000 pernottamenti) rispetto allo stesso mese del 2015, quando si erano fatti sentire in maniera massiccia i contraccolpi della forza del franco.

Lo ha comunicato oggi l’Ufficio federale di statistica (UST). Boom in Ticino e nei Grigioni, che registrano rispettivamente il +16,6% e il +13,7%.

Complessivamente i pernottamenti nel mese in questione sono stati 3,2 milioni: la crescita rispetto al 2015 è da ricondurre in parte anche al fatto che quest’anno il week-end di Pasqua cadeva l’ultima settimana di marzo, mentre l’anno scorso era all’inizio di aprile, ricorda l’UST. I visitatori stranieri hanno generato 1,7 milioni di pernottamenti, in aumento del 2,9% (+47’000), mentre per gli ospiti elvetici sono stati rilevati 1,5 milioni di pernottamenti, con un aumento dell’8,9% (+123’000).

Se si considerano i primi tre mesi dell’anno la situazione risulta meno rosea: il numero cumulato di pernottamenti si è mantenuto a quota 8,8 milioni (-0,7%, -60’000 unità) rispetto allo stesso periodo del 2015. Sul trimestre risultano 4,5 milioni di notti di ospiti stranieri (-3,4%, -156’000 unità) e 4,3 milioni di pernottamenti di ospiti svizzeri (+2,3%, +96’000 unità).

Tornando al mese di marzo, a confermare la tesi che il contraccolpo della forza del franco sull’euro sta svanendo grazie anche a un rafforzamento della moneta unitaria, si nota la crescita del 4,1% dei visitatori provenienti dal continente europeo (senza la Svizzera), con al primo posto la Gran Bretagna (15’000 unità, +9,8%), seguita da Belgio (8000 unità, +14,7%), Germania (7900, +1,9%) e Paesi Bassi (6100 unità, +12,0%). In controtendenza la Russia, che segna un calo di 5200 unità (-14,5%).

Per quanto concerne il continente asiatico l’incremento complessivo è stato piuttosto moderato: +5800 unità (+2,3%). L’aumento assoluto più marcato con 8800 pernottamenti supplementari (+23,9%) è quello dei Paesi del Golfo, seguiti dall’India (4000 unità, +19,2%). La Cina, invece, ha registrato una diminuzione di 3800 unità (-5,4%).

In flessione i pernottamenti di ospiti provenienti dalle Americhe (-5500, -3,3%). Con -2200 unità (-15,5%), il Brasile accusa il calo più marcato di questo continente in termini assoluti. Per quanto riguarda l’Oceania è risultata una crescita di 730 pernottamenti (+5,7%), mentre per il continente africano sono stati registrati 810 pernottamenti in meno (-3,0%).

Tornando alla Svizzera, sei regioni turistiche su quattordici hanno registrato un aumento rispetto a marzo 2015. La progressione più marcata si osserva ad Appenzello esterno (+25,8%, 1850 unità), Ticino (+16,6%, 18’900 unità) e Nidvaldo (+16,1%, 2300 unità). Bene in generale le regioni di montagna: i Grigioni salgono del 13,7%, a +76’000 unità, seguiti dal Vallese (+12,6%, +50’000 unità) e dall’Oberland bernese (+11,4%, +30’000 unità).

In controtendenza la regione di Ginevra, che segna il calo più forte in termini assoluti perdendo 11’000 pernottamenti, ovvero il -4,2%. Seguono Basilea (-8800 unità, -6,2%) e Giura&Tre Laghi (-5900 unità, -10,5%).

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