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PLR punta su libertà, coesione, innovazione

(Keystone-ATS) I circa 250 delegati del PLR, riuniti oggi in assemblea a Granges-Paccot (FR), hanno adottato le parole d’ordine per i due oggetti in votazione il prossimo 28 settembre: ‘no’ all’iniziativa popolare «Per una cassa malati pubblica» e a «Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione!» . Oltre ad aver iniziato i preparativi in vista delle prossime elezioni federali i delegati hanno anche adottato un documento programmatico sulla formazione.

Libertà, coesione e innovazione: sono questi i valori su il PLR porrà l’accento nella campagna per le elezioni federali del 2015, ha ribadito il presidente del partito Philipp Müller. IL PLR deve imporre alcuni temi durante la campagna, ma anche trasmettere i valori liberali fondamentali, ha detto il presidente ricordando che l’obiettivo è superare il PS nell’ottobre 2015.

Secondo Philipp Müller, il PLR deve impegnarsi maggiormente sui temi dell’immigrazione e sulla politica sociale. La questione dell’immigrazione è stata per troppo tempo in mano all’UDC, ha sottolineato. “Noi vogliamo essere il partito delle soluzioni pragmatiche”.

Nel corso dell’assemblea i delegati hanno discusso degli oggetti in votazione il prossimo 28 settembre La proposta in favore di un’unica cassa malattia non ha avuto storia: seguendo le raccomandazioni dei dirigenti del partito, i delegati l’hanno respinta con 232 voti contro 2 e qualche astensione. Più combattuta l’iniziativa sull’IVA, bocciata con 143 voti contro 72 e 13 astenuti.

Per Philipp Müller questo testo non contribuirà ad alleggerire il carico burocratico: “sono sei anni che ci battiamo a Berna per un tasso unico dell’IVA del 6%”, ha ricordato. Inoltre, l’iniziativa rischia di trasformarsi in un autogol, a dipendenza di quale tasso verrà fissato.

I delegati del PLR hanno anche adottato quasi all’unanimità un documento programmatico sulla formazione, uno dei temi cari al partito. Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha argomentato contro un’istruzione identica per tutti: “non vogliamo una pappetta insipida e senza gusto”.

Il testo mette in guardia dalla “sovra-accademizzazione” del paese: il PLR constata che un numero sempre maggiore di professioni per le quali prima era sufficiente la licenza della scuola media, richiedono ora una maturità professionale o un diploma SUP. Ciò rischia solo di provocare un costante aumento dei costi, ad esempio nei settori fiduciario, della sanità e della cura dei bambini.

Il documento preconizza globalmente una migliore formazione in Svizzera, grazie a una buona qualità dell’offerta e all’impegno di tutti gli attori a tutti i livelli. Si sottolinea inoltre l’importanza dell’apprendimento di una lingua straniera il più presto possibile.

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