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Porte aperte all’ONU, con Coelo e Calmy-Rey

(Keystone-ATS) Non meno di 7 mila persone, approfittando del bel tempo, sono affluite oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra, in occasione della giornata delle porte aperte organizzata per il decimo anniversario dell’adesione della Svizzera all’ONU. Presenti ache Paolo Coelho e Micheline Calmy-Rey.

“L’iniziativa ha avuto un grande successo e siamo molto felici; la gente ha mostrato di essere interessata e ha posto molte domande”, ha dichiarato la portavoce dell’ONU Corinne Momal-Vanian.

Il percorso predisposto nel parco dove si trovano gli edifici ONU ha permesso di passare dal polo umanitario (HCR e PAM) a quello energetico, dove erano esposte una stazione solare e vetture elettriche. Molte le famiglie con bambini. Vi è stato anche un concerto con il coro e l’orchestra da camera di Milano, che ha accompagnato il violinista Matteo Fedeli, al quale hanno assistito 1500 persone.

Simultaneamente, nella sala del Consiglio dei diritti dell’uomo, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho si è confrontato con l’ex presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey. L’autore dell’Alchimista, che vive in Svizzera da sei anni, ha rammentato di essere stato torturato e imprigionato in Brasile nel 1974. “La neutralità – ha affermato – ha permesso alla Svizzera di fare ciò che gli altri non possono fare. Può mettere intorno allo stesso tavolo persone che non si parlano”.

Calmy-Rey da parte sua ha elogiato l’impegno elvetico in seno all’ONU. “E’ un’illusione – ha detto – credere di poter vivere isolati tra le montagne. Un piccolo paese ha bisogno di un sistema di sicurezza collettivo. L’ex ministra degli esteri, nominata professoressa all’università di Ginevra, terrà il suo primo seminario il 25 settembre, dedicato alla “governance” mondiale.

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