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Posta: Michel Kunz auspica una tassa per chi riceve la posta

Questo contenuto è stato pubblicato il 05 dicembre 2009 - 13:51
(Keystone-ATS)

BERNA - Chi spedisce una lettera potrebbe presto non essere il solo a dover pagare. In un'intervista pubblicata oggi sulla "Basler Zeitung", il direttore generale della Posta Michel Kunz propone infatti di far passare alla cassa anche il destinatario delle missive.
Non si tratta di una esigenza della Posta, ma di un'idea che circola tra vari responsabili postali in Europa, confrontati con il continuo calo del volume degli invii, precisa Kunz.
Il crescente ricorso a messaggi elettronici provoca un aumento dei costi delle lettere. Poiché non è possibile razionalizzare all'infinito, in particolare la distribuzione, il prezzo per le lettere deve essere corretto al rialzo, aggiunge Kunz. Ciò potrebbe però aumentare ulteriormente il ricorso ad alternative.
Si deve perciò introdurre un nuovo modello dei prezzi. Come per la radio e la televisione, si potrebbe esigere dai destinatari delle missive una tassa per l'utilizzo della rete postale di base. Secondo Kunz, essa sarebbe fissa e indipendente dal volume delle lettere ricevute. Dovrebbe essere versata una volta l'anno.
In questo modo la Posta potrebbe praticare prezzi stabili per un lungo periodo e indipendentemente dal volume degli invii.

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