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PPD: serra ranghi in vista ottobre, sì a diagnosi preimpianto e RTV

(Keystone-ATS) Il PPD serra i ranghi in vista delle elezioni di ottobre: i risultati nei cantoni mostrano che attraverso la mobilitazione è possibile guadagnare seggi, ha affermato il presidente Christophe Darbellay davanti all’assemblea dei delegati di Brugg (AG).

Attualmente i sondaggi mostrano che il partito è un po’ sotto i risultati del 2011, ha ricordato Darbellay. Rimangono però sei mesi per convincere l’elettorato. L’obiettivo è rafforzarsi o perlomeno mantenere le posizioni al Nazionale e rimanere la formazione politica più importante al Consiglio degli Stati.

In apertura del suo discorso il presiedente ha inoltre invitato i presenti a rispettare un minuto di silenzio per commemorare le centinaia di vittime dell’immigrazione nel Mediterraneo. A suo avviso la Svizzera può contribuire a mettere fine a questo dramma promuovendo l’aiuto allo sviluppo in quei paesi che sono all’origine del movimenti di popolazione.

I delegati hanno adottato all’unanimità una risoluzione per rendite di vecchiaia sicure e per una riforma della previdenza. L’obiettivo è portare l’età pensionabile per tutti a 65 anni e nel contempo introdurre maggiore flessibilità fra 62 e 70 anni.

L’assemblea ha anche passato in rassegna i temi in votazioni il 14 giugno. L’estensione del canone-radiotelevisivo è stata approvata a larga maggioranza, con 186 contro 25. Praticamente senza discussione i rappresentanti della base si sono allineati alla posizione espressa dalla consigliera federale Doris Leuthard, che ha sottolineato come la nuova normativa porterà le economie domestiche a pagare meno.

Assai più controverso è stato per contro il dibattito sulla modifica costituzionale che vuole rendere possibile la diagnosi preimpianto nell’ambito della medicina riproduttiva,. Il partito di ispirazione cristiana si presentava diviso: i consiglieri nazionali si erano espressi di misura per il no, quelli agli Stati altrettanto di misura per il sì. Il comitato direttivo era a sua volta favorevole.

I delegati hanno ascoltato le argomentazioni dei consiglieri nazionali Kathy Ricklin (ZH), favorevole, e di Christian Lohr (TG), contrario. Lohr, che è andicappato, ha detto che non si può introdurre il diritto ad avere un bambino sano. Per Ricklin si tratta invece di evitare sofferenze, intervenendo per tempo per identificare le malattie ereditarie. Al momento del voto l’assemblea si è schierata con la deputata zurighese: 120 sì , 83 no.

Un no (con 171 voti contro 16 e 2 astensioni) viene raccomandato per l’iniziativa sulle borse di studio. Riguardo al quarto tema in votazione il 14 giugno, l’iniziativa popolare sull’imposta di successione, il partito si era già espresso negativamente nel 2013, prima ancora che l’oggetto passasse in parlamento.

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