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Presidente CS: la crisi ha insegnato, attenti a troppe regole

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 dicembre 2009 - 20:26
(Keystone-ATS)

ZURIGO - Il presidente del consiglio d'amministrazione del Credit Suisse. Hans-Ulrich Doerig, respinge la tesi secondo cui le banche non hanno imparato nulla dalla crisi e continuano semplicemente ad operare come prima. D'altro canto egli mette in guardia contro le conseguenze di un'eccessiva regolamentazione nel settore bancario.
Ogni inasprimento della regolamentazione implica costi per l'economia pubblica; inoltre anche i costi dei crediti e delle transazioni potrebbero aumentare, sottolinea Hans-Ulrich Doerig in un'intervista ai domenicali "Südostschweiz am Sonntag" e "Zentralschweiz am Sonntag".
Secondo il presidente del cda dela seconda banca svizzera "il cumulo contemporaneo di molte normative potrebbe avere conseguenze negative per tutto il meccanismo della finanza". In particolare potrebbe portare ad "uno spiazzamento competitivo" nel settore bancario, dove alcuni istituti non potrebbero più essere concorrenziali perché non in grado di rispettare tutte le regole.

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