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Presunta spia svizzera: MPC ha agito senza servizi segreti

La vicenda del presunto caso di spionaggio venuto alla luce in Germania ha portato lo scorso 28 aprile all'arresto a Francoforte di Daniel M., un cittadino svizzero di 54 anni (foto simbolica d'archivio). Keystone/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha aperto in modo indipendente un procedimento penale contro tre funzionari del fisco tedesco senza la partecipazione, o collaborazione, del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).

A questa conclusione, ancora provvisoria, giunge l’Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico (AV-MPC), dopo aver visionato le carte relative alla vicenda del presunto caso di spionaggio venuto alla luce in Germania, che lo scorso 28 aprile ha portato all’arresto a Francoforte di Daniel M., un cittadino svizzero di 54 anni.

In relazione all’arresto erano sorti numerosi interrogativi: alla Procura federale era in particolare stato rimproverato di aver utilizzato nel procedimento contro i tre funzionari tedeschi informazioni raccolte dalla presunta spia Daniel M., che a sua volta avrebbe agito per conto dei servizi segreti svizzeri.

L’autorità di vigilanza ha indagato su questa materia e la sua conclusione è la seguente: il Ministero pubblico ha agito in modo autonomo, senza la partecipazione del servizio di intelligence della Confederazione. Nomi e altri dati sui funzionari tedeschi erano peraltro già contenuti negli atti di una prima commissione rogatoria inviata al Land del Nordreno Vestfalia nel 2010. Il dossier era stato successivamente completato con informazioni provenienti dalla Polizia giudiziaria federale.

Il comunicato dell’autorità di vigilanza afferma inoltre che il Ministero pubblico ha saputo della possibile attività spionistica di Daniel M. per conto dei servizi segreti elvetici solo dopo il suo arresto in Svizzera, avvenuto nel 2015 in relazione a un procedimento penale per spionaggio economico aperto dalla stessa Procura federale, per un presunto furto di dati bancari.

Su Daniel M. pesa in Germania il sospetto di aver spiato il fisco tedesco a favore di un servizio segreto estero. Gli inquirenti accusano in particolare lo svizzero di aver cercato di “piazzare” un informatore nella divisione amministrativa del Nordreno Vestfalia.

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