Prezzi al consumo stabili in ottobre
I prezzi sono rimasti stabili in ottobre. Lo ha comunicato oggi l'Ufficio federale di statistica (UST), secondo cui l'indice nazionale dei prezzi al consumo è rimasto invariato nel mese in rassegna a 99,1 punti (dicembre 2010=100): il rincaro è stato dello 0% su un anno, rispetto allo -0,1% del settembre 2014 e dello -0,3% dell'ottobre 2013.
Il risultato per ottobre è caratterizzato, secondo una nota odierna dell'UST, da tendenze contrastanti che nel complesso si annullano. Mentre i prezzi dei generi alimentari e dei prodotti petroliferi sono risultati in calo, si è pagato di più per i vestiti.
Nel mese in rassegna sono saliti gli indici dei gruppi indumenti e calzature (+5,2%), comunicazioni (+0,5%),mobili, articoli e servizi per la casa (+0,2%) nonché trasporti (+0,1%).
In flessione invece gli indici dei gruppi prodotti alimentari, bevande analcoliche (-1,3%),altri beni e servizi (-0,4%),bevande alcoliche e tabacchi (-0,2%),abitazione ed energia (-0,2%) nonché ristoranti e alberghi (-0,2%).
Rispetto al mese precedente, i prezzi dei prodotti indigeni sono scesi dello 0,1%, quelli dei prodotti importati sono saliti dello 0,3%. Su base annua i prezzi dei beni indigeni sono cresciuti dello 0,3%, mentre quelli dei beni importati hanno registrato una flessione dell'1%.
L'indice del gruppo indumenti e calzature è lievitato in concomitanza con la fine dei saldi, mentre la progressione del gruppo comunicazioni è dovuta all'aumento dei prezzi per la comunicazione rete mobile.
La flessione dell'indice del gruppo abitazione ed energia (-0,2%) è imputabile alla diminuzione dei prezzi dell'olio da riscaldamento (-3,9%). L'indice del gruppo ristoranti e alberghi (-0,2%) ha segnato un calo riconducibile alla diminuzione dei prezzi dei pernottamenti in albergo.