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Pride 2015: 3000 partecipanti attesi oggi a Sion (VS)

(Keystone-ATS) Circa 3000 partecipanti sono attesi questo pomeriggio nel centro del capoluogo vallesano Sion per la Pride 2015, manifestazione destina a combattere l’omofobia.

Durante la parte ufficiale prederanno la parola, tra gli altri, il presidente del Consiglio Nazionale, Stéphane Rossini, e la direttrice della sezione svizzera di Amnesty International, Manon Schick.

“I partecipanti hanno carta bianca. Ognuno potrà difendere il messaggio che più gli aggrda”, ha detto all’ats il portavoce della Pride 2015 Sébastien Nendaz.

L’associazione LGBT Youth Suisse (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) ha invitato la personalità e la popolazione a sfilare all’insegna di “eterosessuale e fiero di essere aperto”.

La prima e unica Gay Pride in Vallese si era svolta nei 2001, dopo aver suscitato grande polemica. Quest’anno il clima sembra più disteso.

La confraternita sacerdotale San Pio X, con sede a Ecône in Vallese, sarà presente con una contro-manifestazione, ha riferito Henry Wuilloud superiore dei tradizionalisti cattolici svizzeri.

Il vescovo di Sion, Jean-Marie Lovey, ha invece detto che non prenderà parte alla Pride 2015, ma che non rifiuterà di dialogare con gli organizzatori. Il mese scorso, egli aveva dichiarato al giornale vallesano “Le Nouvelliste” che l’omosessualità, da lui definita una “debolezza della natura”, “può essere guarita dalla preghiera”. In seguito il presule ha detto di essere stato “frainteso” e di essere aperto al dialogo, assicurando di non aver voluto ferire nessuno.

Si è trattato di un “errore di comunicazione”, ha precisato il vescovo. “Dietro al termine debolezza non vi è alcun giudizio di valore da parte mia”, ha sottolineato. Quanto alla nozione di guarigione, Lovey si è rammaricato che “essa sia stata interpretata nel senso medico”. Egli si è dispiaciuto di aver potuto “arrecare sofferenza alle persone omosessuali”. “Ogni persona ha la sua dignità, il suo rispetto e il suo valore, poco importa il suo orientamento sessuale”.

Nel 2013, la Pride romanda si è tenuta a Friburgo. L’anno scorso non ha invece avuto luogo per mancanza di organizzatori. A Sion è stata preparata da 150 volontari con un budget di circa 150’000 franchi, in gran parte destinati alla sicurezza, ha indicato il portavoce Sébastien Nendaz. Nel 2016 la manifestazione dovrebbe di nuovo svolgersi a Friburgo, hanno detto oggi i responsabili.

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