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Procura federale può perseguire spie russe

Il Palazzo Federale a Berna, luogo in cui si tengono le sedute dell'Assemblea federale e del Consiglio federale. KEYSTONE/THOMAS HODEL sda-ats

(Keystone-ATS) Il Consiglio federale ha autorizzato il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) a portare avanti un procedimento penale per sospetto spionaggio politico: nel mirino le presunte spie russe che cercavano informazioni sul Laboratorio di Spiez (BE).

Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha indicato oggi a Keystone-ATS di aver dato l’autorizzazione all’MPC – che l’aveva chiesta a fine agosto – dopo aver consultato il Dipartimento degli affari esteri (DFAE). Il perseguimento di reati di natura politica richiede in Svizzera l’autorizzazione del Consiglio federale, che delega la competenza al DFGP.

Nel marzo 2017 l’MPC aveva aperto un’inchiesta contro due presunte spie russe per un sospetto ciberattacco nei confronti dell’Agenzia mondiale antidoping (AMA, o WADA nella sigla inglese) a Losanna. Gli stessi due russi sono stati arrestati la scorsa primavera nei Paesi Bassi e rimpatriati, allorché progettavano di recarsi nell’Oberland bernese per ottenere in loco informazioni sul Laboratorio di Spiez, istituto federale per la protezione NBC (nucleare, biologica e chimica).

Quest’ultimo aveva partecipato alle indagini su presunti attacchi con gas tossico in Siria, come pure alle analisi dell’agente nervino utilizzato per avvelenare a Salisbury, in Inghilterra, l’agente doppio russo Serghiei Skripal e la figlia Yulia, sopravvissuti all’attacco.

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