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Proposte per ridurre le indennità dei parlamentari federali

Le indennità forfettarie versate ai parlamentari federali sono state spesso giudicate ingiuste o esose. Keystone/LUKAS LEHMANN sda-ats

(Keystone-ATS) Le indennità forfettarie versate ai parlamentari federali sono state spesso giudicate ingiuste o esose. Sono attualmente pendenti diverse iniziative parlamentari che chiedono di ridurle.

Quella inoltrata dalla consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (PS/BL) chiede di tassare il forfait di 33’000 franchi per le spese di personale e materiale.

Il suo collega alla Camera del popolo Joachim Eder (PLR/ZG) domanda invece di abolire il contributo di 180 franchi a notte per i deputati che rientrano a casa fra una seduta e l’altra.

Molto simile la richiesta depositata da Andrea Martina Geissbühler (UDC/BE): chiede che l’indennità di pernottamento sia accordata soltanto su presentazione di una ricevuta. Per le sedute di mezza giornata, inoltre l’indennità per il vitto dev’essere ridotta a 60 franchi.

La consigliera nazionale bernese, in un’altra iniziativa, propone inoltre di ridurre l’indennità versata agli autori delle iniziative parlamentari per il loro intervento in commissione.

Matthias Aebischer (PS/BE) infine vuole che i parlamentari abbiano la possibilità di assumere un collaboratore personale con un grado di occupazione massimo dell’80%. Le pratiche relative all’assunzione spetterebbero ai Servizi del parlamento.

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